dal nostro inviato

BENEVENTO. “Anche stavolta siamo stati riempiti di complimenti, ma i punti se li sono presi gli altri”. La considerazione amara di Cristiano Lucarelli è l’emblema dell’ennesimo pomeriggio denso di rimpianti per un Viareggio che ha giocato a viso aperto sul campo di una squadra che – seppur schierata con qualche riserva – rimane di primissima fascia. “Sono stati fatali quei dieci minuti di sbandamento dopo l’1-0 – analizza il tecnico -, l’unico momento in cui il Benevento ci ha realmente messi sotto, perché per il resto la gara l’abbiamo fatta noi. Nel secondo tempo si è giocato costantemente nella loro metà campo”.

Lucarelli va oltre le considerazioni su un match che comunque per il Viareggio non significava granché. Il futuro societario è inevitabilmente al centro del dibattito. Anche perché il tempo comincia a scarseggiare: “Non sono preoccupato, ma estremamente dispiaciuto, perché nessuno sta facendo niente di concreto per aiutare questa dirigenza che, ci tengo a ricordarlo, non ha subito punti di penalizzazione. Stasera la squadra si ferma a cena, e non è una cosa da poco: ci sono club di Serie A che questo non lo fanno”.

Lancia una sorta di appello il tecnico del Viareggio. Domenica calerà il sipario sul campionato con il derby casalingo contro il Pisa: “Vorrei che lo stadio fosse pieno, che le persone vengano a sostenere questi ragazzi anche per dare un segnale di vicinanza, per far capire che il Viareggio non è solo”.

Gabriele Noli

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