PIETRASANTA. “Signore consigliere e signori consiglieri, signor sindaco, con la delibera di approvazione del Rendiconto 2013, come ogni anno, il Consiglio Comunale esamina ed approva il conto del Bilancio, il conto economico e il conto del patrimonio. Il Rendiconto, che si inserisce nel complessivo sistema di bilancio, fornisce informazioni sui programmi realizzati ed in corso di realizzazione e sull’andamento finanziario, economico e patrimoniale dell’ente”. Inizia così la relazione dell’assessore al bilancio, ai tributi e al patrimonio Daniela Ferrieri sul Rendiconto 2013.

“Ogni anno ha le proprie peculiarità, ma il 2013 è stato un anno particolarmente complesso, perché ha visto la concomitanza di alcuni fatti. In primo luogo è stato l’anno in cui più di ogni altro gli enti locali hanno subito, da parte dello Stato, un susseguirsi di norme adottate d’urgenza e spesso non coordinate tra di loro: è stato, almeno fino ad oggi, l’anno dell’apice della crisi economica. Inoltre è stato l’anno della sfida più complessa per il nostro Comune, e cioè il consolidamento delle politiche di risanamento avviate dal 2010.

“Le prime due variabili, purtroppo, sono destinate a condizionare il 2014 e sicuramente anche oltre, ma questo dipenderà dalle scelte che saranno operate dal Governo centrale, e da quale ruolo, nell’affrontare la crisi, si vorrà attribuire al comparto degli Enti Locali: attori di politiche attive, o semplici canali di spesa da prosciugare, noncuranti delle conseguenze che ciò comporta sulla crisi medesima, in particolare nei settori del welfare.

“Nel 2013 abbiamo lavorato in un contesto di grande incertezza, di continui cambiamenti, alcuni dei quali sanno di beffa: basti pensare che il decreto-legge 133, quello che ha abolito l’IMU sulla prima casa, è del 30 novembre scorso, data ultima per modificare i bilanci; ad oggi, non si conosce ancora la riassegnazione definitiva delle quote di Fondo di Solidarietà (l’ex trasferimento) a cui ogni Comune ha diritto.
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“a situazione è tale per cui verrà probabilmente differito il termine di presentazione del consuntivo al 30 giugno. Non si dimentichi che, tra tagli pregressi e differenza tra gettito IMU e Fondo di Solidarietà, ai comuni sono stati sostanzialmente annullati i trasferimenti da parte dello Stato.

“Se si vanno ad analizzare le spettanze pubblicate sul sito del Ministero dell’Interno i trasferimenti, nelle sue varie articolazioni, nel 2009 erano pari a 5.333.728 euro mentre nel 2013 sono pari a 2.715.038 euro. Il Comune di Pietrasanta deve però contribuire al Fondo di Solidarietà per ben 4.065.356 euro, denaro che viene direttamente trattenuto dall’Agenzia delle Entrate. Il dato finale è impressionante: i cittadini di Pietrasanta non solo non ricevono più nulla dallo Stato, ma versano allo Stato una somma pari ad euro 1.446.666, in un’ottica tutt’altro che federalista.

“Ho citato solo alcuni dei provvedimenti varati dal Governo per far comprendere come l’anno appena trascorso abbia richiesto, da parte dell’Amministrazione Comunale, grande attenzione e prontezza di riflessi. Voglio in questa occasione ringraziare tutti gli uffici, i revisori dei conti ed in particolare l’ufficio ragioneria ed il dirigente Germiniasi per l’altissima qualità del lavoro svolto.

“Il bilancio 2013 è stato quindi impostato con alcune peculiarità importanti. Abbiamo messo in atto il principio di prudenza, che ha caratterizzato l’esercizio sia in fase preventiva sia nel corso della gestione, e ha portato l’ente ad utilizzare il plusvalore, non per finanziare spese correnti di carattere ordinario, ma per concorrere in quota parte all’aumento del fondo svalutazione crediti giunto ad un importo pari a 1.130.000 euro in riferimento ai residui più anziani che a quelli di riscossione più incerta. Tale indicazione ci viene sia dalla Corte dei Conti, con le linee guida per i bilanci preventivi e per rendiconti, che dalla prossima entrata in vigore dell’armonizzazione contabile, che ha lo specifico scopo di garantire trasparenza dei conti e confrontabilità dei dati di bilancio.

“La gestione dell’anno 2013 è stata inoltre caratterizzata da un’attenta politica di monitoraggio e contenimento delle spese correnti. Questa è un’attività che ha caratterizzato tutta la nostra azione amministrativa, fin dai primi mesi del nostro insediamento, portando, come si è visto nel tempo, importanti risultati.

“Il continuo monitoraggio ci ha dato la possibilità di agire in base alla visione complessiva della spesa sopportabile dall’Ente in ogni momento dell’anno, riuscendo in questo modo a rispettare il piano di rientro del disavanzo definito con la Corte dei Conti in giugno 2013.

“Il conto consuntivo chiude con un disavanzo di amministrazione pari a 6.551.231 euro in miglioramento rispetto al 2012 quando era pari 7.449.709 euro.

“Sul disavanzo di amministrazione e sul piano di rientro mi corre l’obbligo, soprattutto dopo gli articoli di stampa di questi giorni, fare delle precisazioni perché mi pare ci sia, nella migliore delle ipotesi, un po’ di confusione.

“Innanzitutto parto dalle definizioni. Avere un disavanzo di amministrazione vuol dire banalmente avere speso più soldi rispetto a quanti se ne hanno a disposizione. Nel Comune di Pietrasanta, alla fine del 2009, erano stati spesi circa 10 milioni di euro in più rispetto alle disponibilità effettive dell’ente. Tecnicamente questo “buco” è sostanzialmente riconducibile alla non corretta gestione di partite contabili definite residui attivi che in pratica sono crediti non riscossi. Il fatto che non tutti i crediti iscritti a bilancio vengano completamente riscossi nell’anno in cui maturano di per sé non sarebbe un fatto grave; anzi è fisiologico (si pensi ad esempio al gettito delle imposte che in parte vengono pagate in ritardo dai cittadini). Ci si deve preoccupare quando questo fenomeno si incrementa nel tempo: gli anni passano e i crediti che non vengono incassati aumentano sempre di più.

“I crediti che sono stati iscritti negli anni passati nei bilanci di previsione non si sono trasformati tutti in entrate perché le previsioni non erano realistiche. In sostanza sono stati iscritti come crediti ICI importi che non corrispondevano nel concreto a tributi da pagare da parte dei cittadini e che quindi non sarebbero mai stati incassati. Le spese però sono state fatte sulla base delle entrate ipotetiche senza che venissero apportati i necessari correttivi: il disavanzo che ci troviamo a gestire si è generato in questo modo.

“Queste considerazioni non sono il semplice contributo di una parte politica alla discussione: sono elementi oggettivi desunti dalle analisi degli atti contabili del nostro Comune. Sono fatti incontrovertibili.
A fronte di questo dato di fatto incontrovertibile l’Amministrazione Lombardi ha voluto porre rimedio ad una situazione, che se non affrontata, se non gestita, avrebbe portato il Comune verso il dissesto. E non sto utilizzando il termine dissesto in maniera impropria, ma con la piena consapevolezza, tecnica e politica, del suo significato.

“Il dissesto è la situazione per cui un ente locale ha nei confronti di terzi (dipendenti, aziende fornitrici, Stato) debiti liquidi ed esigibili a cui non può fare validamente fronte.

“Lo scenario del fallimento finanziario di un Comune non è più, come era in passato, una possibilità puramente teorica e ipotetica, ma è invece il quadro drammaticamente reale di un numero ormai cospicuo di Municipi del nostro Paese. Secondo quanto riferisce la Corte dei Conti nella “Relazione sulla gestione finanziaria degli Enti locali esercizi 2011-2012” a maggio 2013 gli Enti con dissesto in corso sono 72 tra cui Alessandria, Castiglion Fiorentino, Caserta, Taranto, Enna.

“Gli Enti che invece hanno presentato richiesta di adesione alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale secondo la legge 7 dicembre 2012 n. 213, in pochissimi mesi sono già 75 Comuni (tra cui Messina, Catania, Cosenza, Reggio Calabria, Napoli, Benevento, Foggia, Rieti e Frosinone) e 5 Province (Catania, Chieti, Potenza, Imperia ed Ascoli Piceno). Ricordo, a completamento di questo quadro, le leggi emanate dal Parlamento specificamente per il salvataggio di alcune città italiane sull’orlo del baratro, tra cui Roma e Napoli, senza dimenticare che anche Firenze e Venezia hanno avuto degli aiuti importanti.

“In questo contesto noi abbiamo presentato alla Corte dei Conti un piano di rientro, che è una misura ancor meno radicale ed invasiva della procedura di riequilibrio. Noi abbiamo presentato il nostro piano alla Corte dei Conti che, valutandone la serietà, ci ha consentito di portarlo avanti senza chiederci l’attivazione della procedura di riequilibrio finanziario. Io credo che questo sia stato un grande successo per la città di Pietrasanta.

“Il percorso è sicuramente impervio, ma il risanamento che stiamo portando avanti non è un esercizio di stile, non è una “bizza” del Sindaco o dell’assessore al bilancio, ma è un atto che dobbiamo alla città tutta.

“Entrando nel merito del conto consuntivo 2013 possiamo affermare che il primo obiettivo che ci eravamo posti con il previsionale, cioè il rispetto del patto di stabilità, è stato centrato. L’obiettivo era pari a +3.621.000 euro (le entrate devono superare le uscite con un meccanismo di calcolo di competenza mista), mentre nel 2012 fu di +2.700.000 euro. In altre parole al nostro Comune, ogni anno, non viene solo chiesto di fare la sua parte, ma anche quello dello Stato centrale, di cui noi dobbiamo concorrere a finanziare il disavanzo, sempre in maniera crescente. A titolo di cronaca ricordo che nel 2010 l’obiettivo era pari a -93.000 euro.

“Il secondo obiettivo, anch’esso raggiunto, riguarda la gestione di competenza (corrente e c/capitale): nel 2013, così come era avvenuto nei tre anni precedenti, la gestione di competenza corrente e conto capitale dell’esercizio (che è la gestione che compete alla amministrazione Lombardi) è assolutamente positiva. Nel 2013 è stato generato un avanzo di competenza pari a 1.452.619 Euro; nel 2009 il risultato della gestione di competenza presentava un disavanzo (cioè meno) di 1.113.791 Euro.

“Dividendo il risultato di competenza per il contributo portato dalla parte corrente e quello relativo alla parte investimenti, otteniamo un risultato basilare: la parte corrente del nostro bilancio è positiva per 572.619 Euro dopo aver coperto 880.000 euro di disavanzo (come da piano di rientro). La parte corrente di competenza positiva sta a significare che la gestione ordinaria del Comune è in equilibrio e che il Comune spende solo quello che incassa. Questo aspetto forse non sarà stato importante 30 o 40 anni fa: ma negli ultimi 10/15 anni è un principio basilare per una amministrazione seria, che ha interesse non solo all’oggi, ma anche al domani.

“Esaminando maggiormente nel dettaglio la gestione di competenza si ottiene che le entrate correnti risultano pari a 40.759.102 Euro: di queste 28.747.251 Euro sono entrate tributarie, 4.760.082 Euro sono quelle derivanti da trasferimenti da Stato, e 7.251.769 Euro da entrate extratributarie.

“Tra le entrate tributarie si rilevano 1.327.009 Euro (somme già incassate tra residui e competenza) che provengono da recupero evasione ed elusione ICI e TARSU. I metri quadri oggetto di accertamento sono stati circa 15.000 che sono così consolidati a quelli già iscritti nei ruoli ordinari. Il recupero dell’evasione tributaria è stato da sempre per noi un aspetto di grande attenzione, in quanto caratterizza una politica volta ad una maggiore equità fiscale: l’obiettivo è quello di ridistribuire i benefici dell’attività stessa sulle fasce di popolazione più deboli.

“Non sono soltanto parole od enunciati politici: il dispositivo messo in campo dal Comune per ridurre il carico tributario e tariffario per tali soggetti ha permesso di sgravare, per la TARES, ben 840 famiglie nel corso dell’anno.

Daniela Ferrieri“Il 2013 è stato l’anno della TARES (Tassa Rifiuti e Servizi). Un tributo nuovo che ha impegnato in maniera importante gli Uffici nell’interpretazione normativa e nell’attività di analisi sulla possibile ripartizione per categoria di utenza domestica/non domestica dei costi fissi e dei costi variabili sostenuti per l’attività di igiene ambientale ed in particolare per la raccolta e smaltimento dei rifiuti.

“Su questo importante tema, che interessa da vicino tutti i cittadini, per la prima volta abbiamo predisposto un regolamento applicativo del tributo in collaborazione con altri comuni versiliesi (Forte dei Marmi, Massarosa, Camaiore). Non nascondo le difficoltà e la fatica nel portare avanti questo percorso intercomunale, ma siamo riusciti nel nostro intento e continueremo ad implementare le collaborazioni perché crediamo che, in questo modo, si diano le risposte alle istanze dei cittadini in materia di semplificazione e riduzione dei costi della pubblica amministrazione. Per il 2014, insieme al Comune di Camaiore, abbiamo già predisposto un regolamento comune per l’accesso alle esenzioni e agevolazioni TARI. Questo è il nostro modo di essere attori protagonisti di quel graduale processo che può porre le fondamenta del Comune Unico, di cui tanti si riempiono la bocca, ma che se non parte dal basso, dalle pratiche condivise, difficilmente sarà possibile far sedimentare nei cittadini la voglia di sentirsi parte di un’unica comunità versiliese.

“Prima di passare alla disamina delle spese correnti vorrei sottolineare che, nell’ambito del percorso di risanamento dell’Ente, abbiamo seguito le linee guida della Corte dei Conti in termini di contabilizzazione per cassa. Gli accertamenti effettuati in corso d’esercizio delle entrate correnti ritenute di carattere eccezionale (oneri di urbanizzazione, proventi da recupero evasione, proventi da violazioni del codice della strada) risultano pari alle somme effettivamente riscosse. Questo ha lo scopo di prevenire il “cancro” dei residui attivi di cui parlavo all’inizio del mio intervento.

“La gestione delle spese correnti, che si identifica con i titoli I e III per la parte relativa al rimborso dei prestiti (quota capitale per ammortamento mutui e rimborso prestiti a breve escluse quelle finanziate con risorse in conto capitale), ammonta a complessivi 39.799.483 euro in aumento rispetto al 2012 a seguito della contabilizzazione della quota di gettito dell’IMU trattenuta direttamente dall’Agenzia delle Entrate per un importo di 4.249.567 euro.

“Nei fatti si è registrata una diminuzione di costi rispetto al consuntivo 2012 del 3% pari a più di 1.100.000 euro. I risparmi più significativi sono riconducibili alla gestione del personale (-453.856 euro) e agli interessi passivi (-190.110 euro). Continua il trend di diminuzione delle spese riferite a convegni e mostre che è passata da 491.076 euro del 2009 a 62.780 euro nel 2013.

“Nonostante la diminuzione della spesa, nel complesso abbiamo aumentato la quantità di servizi erogati, come confermato dal fatto che abbiamo mantenuto fede all’impegno di dedicare gran parte della spese corrente al welfare, pubblica istruzione e sicurezza. I cittadini che nel 2013 hanno usufruito dei servizi sociali, con costi a carico del Comune, sono stati ben 3.140 rispetto ai 3.058 del 2012 e ai 2.707 del 2011. Questo significa che siamo stati in grado, tutti, di utilizzare più efficacemente le risorse: non abbiamo dato contributi a pioggia, ma sono state valutate le singole situazioni con l’obiettivo di dare l’aiuto giusto a persone che, anche momentaneamente, si trovavano in situazioni di difficoltà attenuando così lo stato di bisogno fisico ed economico. I contributi “una tantum” sono stati 222 (36% in più rispetto al 2012) e i buoni alimentari sono passati da 51 a 75.

“Le spese per gli investimenti effettuati sono pari a 2.141.038 Euro e provengono da mezzi propri (alienazioni, oneri d’urbanizzazione che per il 2013 sono stati 1.229.876 Euro) e contributi per specifici progetti. Nel 2013 è stato adottato il Regolamento Urbanistico comunale, che con la definitiva approvazione dopo la fase delle osservazioni dei cittadini sarà strumento programmatico ed incentivante per lo sviluppo equilibrato della città e delle sue attività.

“Il terzo obiettivo raggiunto è stato la riduzione dell’indebitamento, che negli ultimi anni è sceso dai 33,5 milioni di euro (valore di inizio mandato) ai 23,4 milioni di euro attuali (-37%). Sul bilancio gravano la rata di mutuo annuale per 2.897.511 Euro e gli oneri finanziari connessi per 854.299 Euro per un totale di 3.751.810 Euro.
Nel 2013 abbiamo ottenuto un’anticipazione Cassa Depositi e Prestiti di euro 3.125.049 erogata in due tranche (giugno e ottobre) da restituire in trenta anni. Con questa anticipazione abbiamo pagato complessivamente 160 aziende.

“Il tema dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione alimenta un dibattito serrato sia a livello nazionale che internazionale perché l’acuirsi della crisi ne ha reso palesi gli effetti sia diretti sulle imprese che a cascata sul tessuto produttivo. È indubbio che il ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione trasferisce alle imprese fornitrici il problema di liquidità del settore pubblico. Ne consegue, innanzitutto, la difficoltà per le imprese di onorare, a loro volta, i pagamenti verso i propri collaboratori e con i loro fornitori e, in subordine, l’impossibilità di porre in essere gli investimenti necessari senza dover ricorrere ad onerose forme di finanziamento.

“Abbiamo dunque fortemente lavorato sull’abbattimento dei tempi di pagamento di imprese e fornitori, riuscendo a pagare mediamente in 173 giorni rispetto ai 360 medi del 2012. Questo è un grande risultato, non tanto per l’amministrazione, quanto per le aziende che ci offrono servizi e che spesso sono piccole e medie imprese, o artigiani, che operano nel nostro territorio. Con questa scelta abbiamo voluto dare una risposta tangibile alle difficoltà che stanno vivendo le aziende, spesso micro imprese in asfissia di cassa che rischiano tutti i giorni di essere segnalati in Centrale Rischi e di vedersi ridotti repentinamente gli affidamenti bancari.

“Alla data del 31 dicembre 2013 il Comune utilizzava l’anticipazione di tesoreria per 1.326.258 euro. Tale utilizzo è dovuto sia alla proroga al 24 gennaio dei termini per il versamento a saldo della mini Imu, sia al mancato trasferimento a saldo a carico dello Stato.

“In un Comune dove il ricorso all’anticipazione di cassa è continuo a partire dal 2008, il nostro sforzo è stato fortemente diretto al pagamento delle aziende, per una reale azione di sostegno alle attività.

“Altro importante successo è stata l’estinzione dell’ultimo swap rimasto in essere. Un’operazione, quella degli swap che ha creato, negli anni, perdite rilevanti: solo dal 2010 al 2012 più di 390 mila Euro.

“Le cose fatte nel 2013 sono state tante ed in tutti i settori dell’amministrazione, dall’allargamento della raccolta differenziata a tutto ciò che riguarda i settori del sociale, della scuola, associazionismo, turismo, cultura. Vorrei chiudere questa mia relazione citando due settori nevralgici per il nostro territorio, in cui l’amministrazione comunale svolge un ruolo fondamentale: il turismo e la cultura. Attraversiamo una fase in cui la possibilità degli enti pubblici di investire è sempre minore, che si aggiungono alle difficoltà che caratterizzano il nostro comune. In questo contesto la nostra amministrazione ha svolto un ingente lavoro nella ricerca di sponsor, perseguendo quella sinergia pubblico-privato di cui si parla tanto, ma che spesso rimane lettera morta. Abbiamo messo in campo una programmazione di cui tutti dobbiamo essere fieri, maggioranza ed opposizione.

“In un quadro globale di crisi del turismo sia a livello nazionale, sia a livello europeo, la Toscana si difende, ma appare in decrescita. Tra il 2011 e il 2012 le presenze ufficiali in Toscana diminuiscono del -2,2% contro il -5,4% nazionale. I dati sono dell’IRPET Regione Toscana – Ufficio Regionale di Statistica. A fronte di un dato provinciale che registra una sostanziale tenuta (-1,4 per cento), l’area della Versilia fa registrare un -3,5 per cento. In tale contesto spicca l’andamento positivo di Pietrasanta, maggiormente stabile rispetto al 2012, con addirittura un aumento degli arrivi. Anche l’attività extralberghiera è positiva, pur rappresentando in ambito comunale meno del 10 per cento dell’intera attività ricettiva. Se i dati di tutti gli altri comuni sono preceduti dal segno meno, Pietrasanta conquista un prezioso + 2% a conferma della validità delle sue proposte non solo paesaggistiche, ma anche di intrattenimento culturale. Si pensi ai grandi eventi promossi, da Anteprime alla Festa de Il Fatto Quotidiano, dal meeting di Radio Bruno alle mostre che nel solo complesso di Sant’Agostino nel 2013 hanno fatto registrare oltre 95.000 visitatori. Oltre alle tantissime manifestazioni cosiddette “minori” che vedono il coinvolgimento di categorie, associazioni, quartieri, cittadini. Numeri considerevoli e in crescita.

“In questo quadro dispiace – e lo dico senza retorica e senza calcoli politici – che le sollecitazioni di una parte dell’opposizione abbiano solo l’obiettivo di acuire lo scontro, alzare i toni del dibattito, arrivando fino alla derisione personale.

“La materia del bilancio non è facile, ed è ancor più difficile tradurla in messaggi semplici (non semplicistici) da comunicare ai cittadini: lo è per noi che governiamo, lo è per la minoranza. Dispiace però che periodicamente ci si trova di fronte a comunicati basati su principi privi di fondamento tecnico, con ricette semplicistiche inapplicabili che come unico risultato ottengono quello di alimentare la confusione nel cittadino, non lo aiutano a capire realmente le questioni, e lo allontanano dalla politica, che è poi il danno più grave di cui tutti ne subiamo le conseguenze.

“Non lo dico io che sono una “brillante assessore”, per usare le parole di Forza Italia. Lo dicono i fatti e i documenti. Ma lo direbbe anche chi scrive quelle pagine che sicuramente conosce le questioni, conosce i problemi, conosce le leggi e che invece fa finta di non conoscere. La vera sfida è partire dai dati reali, dalla verità; per dirla con un noto filosofo del secolo scorso: la verità è sempre rivoluzionaria.

“Noi, la maggioranza di centrosinistra, non pretendiamo di avere la bacchetta magica o di essere detentori della verità. L’abbiamo sempre detto fin dai primi giorni: siamo aperti e disponibili al dialogo e ad accogliere critiche e proposte. La mia attività amministrativa è sempre stata volta alla informazione e alla condivisione degli atti, soprattutto con le minoranze; e invece in commissione bilancio si è visto di tutto, tranne che proposte e critiche costruttive da parte dell’opposizione.

“Il Comune di Pietrasanta rende servizi ai cittadini a condizioni di accessibilità garantita, costruisce infrastrutture, produce occupazione. In poche parole, accompagna il futuro della città ed è su questo che vi chiediamo di votare questo rendiconto che è la sintesi delle attività portate avanti dall’Amministrazione Comunale e la fedele rappresentazione della situazione economica e finanziaria dell’Ente. L’opera di risanamento portata avanti è la garanzia delle attuali e future possibilità di erogazione dei servizi indispensabili per la cittadinanza e degli investimenti necessari ed indispensabili a sostegno del rilancio dell’economia della nostra città.

“Ho l’onore di ricoprire il ruolo di assessora al bilancio della mia città ormai da quattro anni. Quattro anni di lavoro spesso non facile, di impegno, in un periodo complicato, caratterizzato dalle difficoltà di cui ho parlato, ma anche dai tanti successi che tutta la nostra amministrazione ha raggiunto. “Spesso ci indebitiamo con il futuro per pagare i debiti con il passato” ha scritto Gibran. Dobbiamo essere orgogliosi del fatto che il nostro lavoro, del Sindaco, degli amministratori, dei consiglieri tutti, è stato proprio quello di cercare di risolvere i problemi del passato senza barattare il presente con il futuro”.

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