VIAREGGIO. Massimo Gazzoli come Gianluigi Buffon. Una bestemmia? No, non proprio. Giocano nello stesso ruolo, hanno esperienza da vendere e hanno sempre dimostrato un attaccamento esemplare alla loro maglia. Che, guarda caso, è a strisce verticali bianche e nere. L’estremo difensore del Viareggio è il primo dei giocatori a presentarsi ai giornalisti. Questi, badando al sodo, lasciano da parte i commenti su un derby che aveva poco da dire e incalzano Gazzoli sul futuro delle zebre.

“Io mi auguro che il presidente Stefano Dinelli riesca a ripartire a settembre, magari affiancato da qualche nuovo componente: da soli si fa fatica a gestire una squadra di calcio”. Gazzoli non ha dubbi: se la società lo vorrà, lui ci sarà. “Ho ancora un anno di contratto e, se possibile, vorrei continuare la mia carriera da calciatore qua a Viareggio. Io ci sarò anche se dovessimo ripartire dall’Eccellenza. Ma quel nome non voglio nemmeno pronunciarlo: sono fiducioso, il Viareggio è ambito da giocatori e imprenditori”.

Sulla stagione che si è appena conclusa tra gli applausi dello stadio dei Pini il numero uno bianconero individua il rigore sbagliato da Romeo contro il Catanzaro come “il crocevia della stagione, anche se era giusto che fosse lui a tirarlo. “Forse potevamo raccogliere qualche vittoria in più, ma viste le premesse della scorsa estate voglio dare un voto positivo a questo campionato”.

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