MASSAROSA. I partiti della coalizione che sostiene Franco Mungai sindaco di Massarosa, Partito Democratico, Sinistra Comune e Noi per Massarosa, alla vigilia dell’unico confronto pubblico a Massarosa, quello organizzato da VersiliaToday, del 13 maggio, inviano una riflessione sui due candidati del centro destra massarosese, Nicola Montalto e Alberto Coluccini.

 “Nicola Montalto – scrive Marco Cheli del Pd, Piero Natali di Sinistra Comune e Romolo Marchi di Noi per Massarosa – sta firmando, sui mezzi di comunicazione e sulla propaganda elettorale, dichiarazioni piene di rancore, di inesattezze, di teorie infondate, di insinuazioni inaccettabili al limite della querela che mettono in dubbio l’onorabilità del sindaco e dell’amministrazione, tutte stranamente infarcite di riferimenti mitologici agli anni dell’amministrazione Larini. Si sarà reso conto Montalto che quando firma certe dichiarazioni a doverne risponderne è lui? Ce lo chiediamo perchè è chiaro a tutti che Nicola Montalto, candidato a sindaco della destra massarosese, nella coalizione che lo candida a sindaco ha la stessa influenza che può avere l’interprete di un film sul proprietario del cinema”.

“È ovviamente un suo problema, quello che è certo però è che Nicola Montalto ha impegnato il nome e la faccia per riproporre sostanzialmente lo stesso raggruppamento che nel 2009 ha portato il comune di Massarosa nel punto più basso della sua storia amministrativa. Come se non bastasse, utilizzando anche gli stessi metodi. I cittadini sono chiamati a esprimere un giudizio sugli ultimi cinque anni di amministrazione comunale, anni caratterizzati non solo dal positivo cambio di rotta portato dall’amministrazione Mungai ma anche dalla totale inattività politica dei partiti di centro destra. Gli elettori dovranno decidere se il centro destra massarosese oggi è ancora degno dell’onore di rappresentarli, onore che si conquista col lavoro serio e costante nelle istituzioni e sul territorio e non risvegliandosi solo alla vigilia della campagna elettorale. La verità è che a Massarosa il centro destra ha un unico chiodo fisso: la ri-occupazione delle poltrone”.

“Il centro destra – proseguono i partiti di maggioranza – si ostina a camminare con la testa voltata all’indietro, incapace di vedere e di proporre un percorso diverso. Dietro l’angolo, come cinque anni fa, c’è Alberto Coluccini sedotto e abbandonato da Nicola Montalto alla vigilia delle elezioni, nonostante ciò, se si presenterà l’occasione, Coluccini non esiterà ad apparentarsi di nuovo col centro destra, replicando quell’abbraccio che al ballottaggio del 2009 decretò la fine, a Massarosa, della stagione politica peggiore di sempre”.

“È grottesco poi a nostro avviso sostenere che sono stati i moderati di Massarosa ad aver designato Alberto Coluccini come loro rappresentante, perché, come tutti sanno, è vero piuttosto il contrario. È Coluccini che si è auto proposto. I percorsi sono entrambi legittimi, ma molto differenti tra loro. Il percorso politico che ha scelto Coluccini non lo colloca in ogni caso tra i moderati classici, per anni ha sfornato comunicati stampa dove gli epiteti e le offese gratuite al sindaco e all’amministrazione, (definiti con livore “di sinistra”) superavano il numero dei sostantivi, non fornendo mai soluzioni alternative, e non smentendosi mai nemmeno di fronte all’evidenza dei fatti. Una barca senza timone, condotta da un moderato “mannaro”, sostenuto come cinque anni fa dall’UDC, partito di cui “l’uomo nuovo della politica massarosese” Alberto Coluccini è stato segretario ai tempi di Larini”.

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