LUCCA. Un invito soprattutto ai pescatori a non diffondere la presenza del pesce Siluro (Siluris Glanis) nelle acque della provincia, dopo che è stato verificato che il predatore è già presente nel lago di Massaciuccoli. A rivolgerlo è l’assessore provinciale alle Politiche agricole, caccia e pesca, Diego Santi, nel tracciare la situazione della presenza di questo pesce.

«Il lago di Massaciuccoli e il padule sono diventati ‘casa’ del pesce Siluro (Siluris Glanis) – spiega Santi –. Prima sono arrivate delle segnalazioni isolate, poi alcune foto hanno confermato che il pesce era presente in queste acque e, infine, le abbondanti catture hanno dato la misura di quanto fosse diffuso questo ‘ospite indesiderato’».

Il pesce Siluro, nei luoghi di origine – i Paesi dell’Europa centrale – raggiunge taglie ragguardevoli, oltre i 300 chili per alcuni metri di lunghezza. In Italia si è da tempo ambientato nel bacino del fiume Po, colonizzando buona parte dei tratti finali di tutti gli affluenti, soprattutto del versante destro e, da alcuni anni, è presente anche in tratti di alcuni fiumi come l’Arno, il Tevere e nel tratto pisano del Serchio.

«Esiste il fondato rischio – sottolinea Santi – che dal Massaciuccoli questo pesce si possa immettere anche altrove e, considerando che si tratta di una specie aliena rispetto alle nostre acque, con spiccate caratteristiche predatorie e che non vi sono animali in grado di controllarla, la sua immissione dove non è presente, può essere causa di gravi danni ambientali. Per questo è importante evitarne la diffusione».

Qualora, però, non bastasse il buon senso, vi saranno i controlli: «Stiamo predisponendo una serie di severe verifiche – afferma Santi – per far rispettare il divieto imposto dalla legge di trasportare questo pesce vivo, al fine di ripopolare altre acque. Per i trasgressori, infatti, sono previste forti sanzioni amministrative, soprattutto in considerazione dei danni che questi pesci causano all’ecosistema, distruggendo tutte le altre specie ittiche esistenti, così come accaduto in altri posti dove si sono diffusi».

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