VIAREGGIO. “Che Eugenio Vassalle avesse difficoltà con l’italiano già lo sapevamo noi e soprattutto lo sapevano le redazioni dei giornali locali. Adesso scopriamo che pure in matematica non se la cava tanto bene” esordisce con molta ironia Filippo Passaglia, coordinatore elettorale provinciale di Fratelli d’Italia.

“Vassalle infatti nega il risultato positivo di Fratelli d’Italia sul territorio, quando nel nostro piccolo abbiamo quasi raddoppiato le preferenze in provincia di Lucca nonostante il forte astensionismo e le gravi difficoltà dell’area di centro destra. Non solo: dice anche di aver centrato un obiettivo sostenendo Coluccini a Massarosa, e sarebbe interessante capire di cosa parla visto che lo stesso candidato sindaco si è detto amareggiato dal risultato arrivando addirittura ad ipotizzare un ritiro dalla scena politica.

“Vorrei poi capire per conto di chi continua a parlare Vassalle visto che, come dai lui stesso affermato, sosteneva un candidato sindaco diverso da quello scelto dal locale comitato di Fratelli d’Italia con l’ok dei direttivi provinciali, regionali e nazionali, come dimostra l’utilizzo del simbolo, che sancisce legittimità sostanziale e formale – prosegue Passaglia – probabilmente il buon Vassalle è solo in cerca dell’ennesima sponda politica per rilanciarsi dopo il suo, quello sì, grande flop alle comunali di Viareggio, dove è riuscito ad arrivare penultimo tra i 13 candidati dopo quattro anni come consigliere comunale, raccogliendo la miseria di 178 voti complessivi.

“Ricordo infine a Vassalle che se è vero che è un membro dell’assemblea nazionale di FdI-An, è altrettanto vero che fa parte di quel ristrettissimo numero di persone che sono lì per nomina, diciamo così, e non perché elette durante le regolari primarie – conclude – infatti, come anche Massarosa, ha preferito evitare la via della conta delle preferenze personali per scegliere strade più comode e, per lui, a minor rischio di imbarazzo. Molte volte a tacere si fa più bella figura”.

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