VIAREGGIO. “Per la seconda volta in 15 giorni, ieri pomeriggio martedì 27 maggio i lavoratori della Perini Navi di Viareggio si sono riuniti in Darsena proprio davanti al cantiere aziendale. Organizzati dalla Rsu, gli incontri avvengono fuori dal cantiere perché ad oggi sono quasi terminati i permessi per le assemblee, l’anno è ancora lungo e gli argomenti da discutere non mancheranno”. Lo rende noto Marco Bocca della Rsu di Perini.

“Lo scopo principale di queste riunioni è manifestare la solidarietà ai colleghi in cassa integrazione straordinaria a zero ore e, malgrado il meteo incerto, la partecipazione è stata numerosa.

“Fra gli argomenti trattati c’è stata anche la decisione di dare mandato alla Rsu di inoltrare nuovamente alla direzione una richiesta di incontro per discutere la programmazione della cigs, i carichi di lavoro, le rotazioni nei reparti, la nuova formazione professionale, la strategia aziendale, il bilancio 2013. Niente di più di quanto già convenuto nell’accordo firmato il 28 aprile scorso, ai punti 5 e 8”.

Una prima richiesta in tal senso era già stata avanzata il 21 maggio. I componenti della Rsu – rappresentanza sindacale unitaria – sono Marco Bocca e Mauro Petrucci per la Fiom Cgil e Matteo Paci per la Fim Cisl. I dipendenti in cig, ad oggi, sono circa 38 “ma è quasi certo che la lista si allungherà.

“Gli incontri davanti la Darsena Italia proseguiranno con cadenza quindicinale, ogni martedì alle 17, con l’intento di coinvolgere la cittadinanza e le rappresentanze politiche del territorio, perché il rischio che la cigs alla fine dei due anni previsti si trasformi per molti lavoratori in mobilità è reale, soprattutto per i più giovani. La conseguente chiusura di reparti quali la falegnameria e la lavorazione degli alberi,sarà la causa della perdita di alcune di quelle capacità artigianali tipiche della città di Viareggio, che hanno consentito alla Perini Navi di essere leader indiscusso nel mercato della nautica a vela.

“I lavoratori manifestano la loro contrarietà alla sostituzione del personale interno con quello delle ditte in appalto – cosa che sta già avvenendo -, molte delle quali non sono neppure del territorio. Questi lavoratori esterni, a loro volta, necessitano di formazione e c’è il rischio che la produzione perda di qualità e l’azienda incorra nelle penalità contrattuali per l’allungamento dei tempi di consegna, peggiorando ulteriormente l’attuale situazione.

“Temiamo che di questo passo nella città di Viareggio si ridurrà ulteriormente ‘il ritorno’ a livello occupazionale e che rimangano invece tutti gli oneri. I lavoratori hanno dato inizio a una raccolta di offerte per costituire un fondo cassa da impiegare in iniziative per acquisire maggiore visibilità all’esterno e si riservano di intraprendere nuove iniziative a sostegno delle loro problematiche e del loro disagio”.

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ultimo aggiornamento: 28-05-2014


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