VERSILIA. “Dopo il gravissimo ed ingiustificato atto di commissariamento del Coordinamento provinciale di Lucca, che arriva al culmine di numerosi pregressi tentativi da parte del Segretario regionale Giovanni Fittante di sovvertire il risultato del regolare congresso provinciale di Lucca, comunichiamo il nostro abbandono del partito”.

Lo scrivono Lara Fiorini coordinatrice provinciale di Lucca, Giuseppe Pellegrini Masini membro del direttivo provinciale e referente comunale di Lucca, Daniele Cammilli, membro del direttivo provinciale, Daniela Di Trio, membro del direttivo provinciale, Danilo Costantin, membro del direttivo provinciale e referente comunale di Camaiore, Andrea Bottari, membro del direttivo provinciale, Alessandra Cortopassi, membro del direttivo provinciale e referente comunale di Massarosa, Alessandro Betti, membro del direttivo provinciale e Renato Baldi, membro del direttivo provinciale e referente comunale di Viareggio.
“ Si è usato a pretesto i forti toni delle critiche espresse dalla Coordinatrice di Lucca Lara Fiorini, peraltro in una riunione di partito a porte chiuse, per eliminare una parte del dissenso interno al partito regionale ed intimidire gli altri numerosi dirigenti provinciali e regionali che condividono un’opinione negativa del Segretario Fittante.
Questo inaccettabile atto antidemocratico, per la verità rafforza e precipita nei tempi una decisione che avevamo già maturato e che avremmo comunicato a giorni, derivante dalle seguenti considerazioni:

1. Gli scandali di De Gregorio, Razzi, Scilipoti, Maruccio e degli altri consiglieri regionali e la diffamante ma efficacissima trasmissione di Report riguardante Di Pietro hanno compromesso in modo irrimediabile la reputazione del partito, il cui maggior collante ed elemento identitario erano la legalità e la lotta alla corruzione.
2. La mozione del Segretario Nazionale Messina prevedeva di ripartire dai territori, purtroppo tuttavia, a livello regionale si è proceduto con uno stile di gestione del partito dirigista e, come dimostra il commissariamento di Lucca, antidemocratico, molto povero di elaborazione e comunicazione di contenuti politici. Questo fatto è riscontrato anche dalla scelta del Segretario regionale Fittante di non nominare un Esecutivo regionale, che per statuto avrebbe dovuto includere la minoranza congressuale.
3. Il partito a livello regionale toscano ha presentato l’anomalia di una nutrita componente che in massa ha defezionato in concomitanza delle europee, in appoggio ad un candidato toscano di provenienza Idv ma passato ad altra formazione politica, pur trattandosi in molti casi di dirigenti facenti parte il Coordinamento regionale. Questa circostanza ha prodotto un Coordinamento regionale monco, che adesso si vuole integrare secondo criteri che non sono sanciti in alcun statuto o regolamento del partito. Inoltre, essendo questa componente fuoriuscita fortemente legata, negli uomini e nella visione del partito, alla mozione regionale vincente, dopo il suo abbandono non si può che dubitare dell’attuale consistenza della maggioranza congressuale che solo pochi mesi fa aveva eletto l’attuale Segretario Fittante”.

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ultimo aggiornamento: 15-06-2014


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