VIAREGGIO. “La vicenda legata al futuro della Viareggio Versilia Congressi come un fiume carsico riemerge secondo le attenzioni, gli interessi o le opportunità che intorno ad essa si muovono. La relazione dei sindaci revisori, dove ovviamente sono assenti considerazioni di carattere politico, ci pare un’intimazione, più che un invito, al sindaco a vendere il tutto liquidando immobile, bagno e lavoratori annessi”. Così scrive Gualtiero Lami, segretario del circolo Manfredini di Rifondazione Comunista e vicepresidente del consiglio d’indirizzo della Fondazione Carnevale.

“Il circolo esprime la propria forte contrarietà a questa ipotesi che reputa ad alto rischio e pericolosamente dannosa per motivi squisitamente pragmatici e niente affatto ideologici. Questa scelta, se compiuta unilateralmente e senza il dialogo indispensabile, non potrà da parte nostra trovare alcun avvallo politico, culturale ed amministrativo.

“L’attuale gestione della struttura ha fatto presenti nei giorni scorsi, ricorrendo, documenti alla mano anche alla Corte dei Conti, al sindaco ed alla città, le possibili alternative e la ridotta economicità relative alla vendita, oltre la scarsa lungimiranza amministrativa che questa scelta comporterebbe per tutto il territorio che, a nostro modesto avviso, si troverebbe privato, per pochi denari, di una importante, anzi, fondamentale e strategica leva di rilancio e sviluppo turistico ed economico oltre che di una struttura pubblica dai connotati storico/culturali fortemente simbolici.

“Abbiamo motivo di ritenere che oggi anche Leonida Rèpaci, il quale in occasione dell’inaugurazione del Principino – allora Bagno Select – espresse forti ed ironiche perplessità, riconoscendo all’edificio quel certo sapore architettonico ‘d’epoca’ sarebbe solidale con noi.

“Richiamiamo l’amministrazione al rispetto degli accordi elettorali e all’avvio di un dibattito, chiaro e sereno, che veda coinvolte tutte le forze che hanno sottoscritto il programma del sindaco Betti e che fanno parte dell’attuale maggioranza. L’indicazione programmatica prevede la revoca dello stato di liquidazione ed il conseguente rilancio economico, turistico, culturale e sociale di tutta l’area interessata, è da questo impegno verso la comunità che Rifondazione ritiene si debba partire.

“Nelle ultime settimane giungono da più settori cittadini segnali inquietanti che, purtroppo, non siamo in grado di smentire o, esprimendo la nostra più netta contrarietà, confermare. I sussurri e le voci narrano che… siano in corso contatti e trattative per una rapida svendita a fantomatici acquirenti stranieri. “Cessione” che riteniamo assai difficile da conseguire con profitti e aspetti interessanti per i lavoratori del Principino e per tutti i viareggini, visti il difficile momento del mercato immobiliare e la crisi dichiarata ed evidente del settore balneare.

“Non vorremmo trovarci di fronte a un ennesimo colossale ‘regalo’ e non vorremmo che l’intera area e il suo utilizzo futuro si collocassero all’interno di un progetto più complessivo che potrebbe comportare ulteriori passaggi, più o meno condivisi o condivisibili da tutta la maggioranza – ma questo, naturalmente, è solo un timore, una chiacchiera di pura fantasia politica.

“Ancora una volta sollecitiamo il sindaco e le forze della coalizione a una maggiore condivisione e collegialità, costretti e preoccupati, rinnoviamo il pressante invito espresso in passato per altre delicate e decisive questioni. Crediamo che la grave situazione amministrativa e sociale che si prospetta imponga a tutti una più attenta, scrupolosa e partecipata azione di governo cittadino”.

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