CAMAIORE. “Caro Alessandro, ma la vogliamo far finita? Ma credi che la gente abbia gli occhi foderati di prosciutto? Metti le piante, levi le piante, metti le panchine, levi le panchine, dai la cera, togli la cera. E tutto questo per cosa, per fare un Festival Gaber che ormai – se non l’hai capito – non vuole più nessuno?”. Lo scrive Fabrizio Pellegrini di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in un intervento indirizzato al sindaco Alessandro Del Dotto.

“E oltretutto dici che è un evento culturale? Ceccherini e Paci sarebbero culturali? Ale e Franz? Giobbe Covatta? Ma mi faccia il piacere, come diceva il mitico Totò. I nodi, caro Alessandro, vengono sempre al pettine: tu fai spendere al contribuente 110mila euro – e questo è solo il preventivo: voglio ricordare che l’anno scorso era di 40mila e alla fine il Gaber è costato 180mila dei nostri euro – per una festa della canzonetta dove non cantano neanche, e pure di basso livello.

“L’unica cosa giusta e saggia è di dare le dimissioni. tornare al più presto alle urne e lasciare fare il sindaco qualcun altro. Qui c’è da fare le strade e i marciapiedi, da sistemare meglio la raccolta della spazzatura, c’è da derattizzare Camaiore: se non te ne sei accorto siamo infatti invasi dai tarponi, per non parlare delle zanzare.

“Tieni tanto al Gaber? Bene, fallo nella piazza del Comune o al Teatro dell’Olivo: di gente ce ne entra quanta vuoi, se lo fai li sono tutti contenti e spendi meno della metà – 80mila euro alla Fondazione Gaber: mi vuoi spiegare perché dobbiamo pagare questa gabella?

“Se alla Fondazione Gaber non sta bene a noi non importa: lo chiamiamo Gran Festival Camaiore e lo facciamo lo stesso ma senza buttare via i soldi dei contribuenti. Perché non ci arrivi? Se hai dei dubbi prova a indire un’assemblea cittadina, vediamo chi è d’accordo con noi o chi lo è con la nuova stagione”.

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