VIAREGGIO. Un biglietto di auguri colorato per festeggiare, insieme alla sorella Valentina, l’anniversario di matrimonio dei genitori. Daniela Rombi ha voluto ricordare così la sua Emanuela, perché di sua figlia lei parlerebbe “25 ore al giorno”.

Il racconto della sua “bimba” che, “da grande”, avrebbe proprio voluto diventare come mamma e papà, persone oneste e sensibili, insomma perfette. Chissà se Emanuela sarebbe cresciuta così. Le lacrime rotte dal pianto su quel palco, sotto il tendone per ripararsi dalla pioggia, dove Daniela Rombi ha voluto tutti i familiari delle vittime della tragedia del 29 Giugno, per ricevere insieme l’abbraccio di sostegno di tutta la città.

La presidentessa dell’associazione “Il Mondo che Vorrei” ha letto l’intervento che aveva già fatto durante il Consiglio Comunale straordinario per la strage che si è tenuto la scorsa settimana.

I familiari in questi 5 anni non hanno mai perso la speranza e hanno combattuto in prima linea per i loro cari che non ci sono più. “Siamo personaggi scomodi, diamo molto fastidio perché non stiamo zitti, non stiamo fermi e non stiamo a casa a piangere. Ma non ce la facciamo ad essere buoni, zitti e pazienti con tutto quello che c’è accaduto. Cercate di capirci, abbiamo perso tutto e ogni volta che avvengono fatti sempre più eclatanti fuori dalla più fervida immaginazione è normale che ci sia una nostra reazione.

E credetemi che dopo 5 anni non ci bastano più le parole, abbiamo bisogno di fatti concreti, coerenti. Possiamo sembrare pazzi,  abbiamo bisogno di sostegno. Supportateci e, se vi capite, venite con noi alle udienze per capire quello che dobbiamo affrontare ogni volta.

Abbiamo bisogno di amore. Non abbiate paura di amare, nonostante tutto, siamo qui per questo”.

 

 

 

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