VIAREGGIO. “L’anima della città c’è e lo ha dimostrato anche ieri sera, con migliaia di viareggini uniti intorno ai familiari delle vittime della strage ferroviaria”. Riccardo Antonini torna sulle manifestazioni in ricordo della strage del 29 giugno 2009. E se da una parte elogia l’atteggiamento solidale della cittadinanza, dall’altra critica il comportamento del’amministrazione comunale.

“Lo ha ricordato bene il presidente della Provincia Baccelli, che viareggino non è, questo spirito della città. Ciò che invece ha dato pessima prova di se è stata l’Amministrazione Comunale ed il Consiglio Comunale che non è riuscito a dire ciò che è stato detto dagli altri Consigli Comunali della Versilia. Se si è incapaci di chiedere l’allontanamento di un personaggio come Moretti (e del suo successore Elia entrambi  rinviati a giudizio), che definisce 32 morti “uno spiacevolissimo episodio”, cosa ci state a fare?

Se non siete capaci di chiedere l’immediato reintegro di Riccardo Antonini licenziato dalle FF.SS. perchè schierato a fianco dei familiari, cosa ci state a fare? Perchè in modo così irrispettoso fate un Consiglio Comunale per ascoltare i familiari e poi rimate completamente sordi alle loro richieste? Avete dimostrato davvero una bella unità del Consiglio Comunale, opposizione e metà maggioranza, con il sindaco che nel tentativo di galleggiare vota tutte e due le mozioni! Unità nel non dire nulla, nel prendere in giro la gente e la città e poi accusate Favilla di protagonismo.

Date un’occhiata alle migliaia di persone che sono scese in piazza. Questa è l’anima di Viareggio che voi avete perso. Questi sono i valori, la solidarietà, la serietà, la coerenza, l’autonomia, la giustizia  intorno a cui una città massacrata dalla crisi come Viareggio può risollevarsi, come seppe fare dopo i bombardamenti e le vittime della guerra, ma certo con una classe dirigente diversa da quella che ci amministra oggi”.

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ultimo aggiornamento: 30-06-2014


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