VIAREGGIO. “In Commissione bilancio l’assessore Lorenzo Bertoli, diversamente dai suoi predecessori, sta svolgendo l’improba impresa di mettere ordine ai conti dell’ente e ha comunicato che il rendiconto di gestione è in dirittura d’arrivo. La documentazione pervenuta all’assessore, infatti, non è ancora completa”. Lo scrive Stefano Genick, consigliere comunale del Pd e presidente della Commissione bilancio.
“Ne è conseguito, logicamente, che essendo il bilancio consuntivo la fotografia ufficiale di ‘numeri’, in assenza del conforto della documentazione contabile l’assessore ha fornito una descrizione generale della situazione patrimoniale complessiva dell’Ente.
“Preso atto di questa evidenza, su richiesta dei consiglieri comunali Alfredo Trinchese e Franco Paterni, il sottoscritto, in qualità di presidente della Commissione, ha richiesto all’aministrazione di predisporre una relazione scritta di tale situazione patrimoniale dell’Ente, in attesa della ricezione integrale della documentazione contabile. Tale richiesta, come si impone, del resto, per l’esternazione di atti pubblici, è stata debitamente verbalizzata, limitandosi a dare atto della disponibilità dell’Assessore Bertoli a fornire, per iscritto, una quadro complessivo della situazione patrimoniale dell’Ente.
“Come, dunque, da simili circostanze sia dato discutere di ‘divisioni interne alla maggioranza o, addirittura, di spaesamento dell’assessore al bilancio, non è dato comprendere’. Ma tant’è, il consigliere Baldini ha trovato il tempo di scrivere un comunicato in merito a queste evidenze, costruendo, con un lavoro di deduzione a metà strada tra l’ispettore Derrick e Sherlock Holmes, una propria versione dei fatti.
“Niente di male, ovviamente. Anche la libertà di ‘immaginazione’ rientra tra le prerogative, costituzionalmente tutelabili, dei cittadini, nel caso anche manifestandone l’esito come ha fatto, appunto, il consigliere Baldini con il proprio comunicato stampa. Lecito, tuttavia, domandarsi se tale libertà di immaginazione costituisca l’oggetto ‘esclusivo’ del mandato elettivo di un consigliere comunale. In tale caso, infatti, non sarebbe dato dubitare circa l’ossequioso adempimento del proprio munus da parte di Baldini”.
