VIAREGGIO. “Tra i provvedimenti riconducibili al Decreto del Fare emesso dal governo Letta spiccava una procedura di trasferimento di proprietà a titolo non oneroso di beni immobili demaniali a favore degli altri livelli di governo. Il Comune di Viareggio, in data 21 novembre 2013, ha provveduto a inoltrare rispettiva domanda”. Lo ricorda il Movimento 5 Stelle in una nota.

“Alla fine di un lungo procedimento amministrativo lungo, il consiglio comunale si dovrà esprimere su tale operazione obbligatoriamente entro il 4 luglio. Come Movimento 5 Stelle sottolineiamo che, nonostante l’iter della procedura sia iniziato oltre sei mesi fa, ne sia stata data notizia a tutti i consiglieri solamente a cinque giorni dalla scadenza.

“È d’obbligo fare una serie di considerazioni. La complessità della delibera che verrà sottoposta a votazione, necessiterebbe di una finestra di tempo ragionevole per essere esaminata. Pochi giorni non bastano, soprattutto alla luce del fatto che, su venticinque beni, soltanto quattordici siano stati sottoposti a verifica.

“Il tema dei beni comuni e della loro gestione è da sempre punto centrale dell’attività del Movimento. Apprendere, come è avvenuto durante l’ultima commissione bilancio, per bocca del suo presidente, che di tali beni si decida e/o si studi il possibile utilizzo solamente una volta acquisiti, non solo ci lascia perplessi, ma ci fa pensare che, anche in questo caso, ci si muova nella gestione di tali risorse impreparati e privi di strategie.

“Resta inspiegabile perché, su una questione riguardo alla quale il consiglio dovrà necessariamente esprimersi, non sia stata fornita notizia fin dall’inizio, dato che sia il criterio di scelta e di eventuale futuro utilizzo di questi beni, non può limitarsi ad un mero aspetto amministrativo, ma anzi è punto politico importantissimo. Ancor più grave, in una fase politica in cui la “trasparenza” è indicata da tutte le forze come valore condiviso, è il fatto che su tale vicenda non solo non siano stati informati tempestivamente i consiglieri, ma che non ne siano stati fatti partecipi coloro che ai consiglieri danno reale forza, i cittadini.

“Ultima, ma non meno importante, nasce spontanea una riflessione su quello che è attualmente lo stato patrimoniale dell’ente: la crisi finanziaria che colpisce il Comune di Viareggio potrebbe sembrare motivo sufficiente per avallare l’incameramento dei beni oggetto della delibera. Eppure, il fatto che manchi totalmente un’ottica gestionale studiata, non ci rassicura rispetto ad un corretto utilizzo di queste risorse, né tanto meno sulle eventuali future alienazioni a privati. Il pensiero vola alla vendita dei terreni degli ex-hangar, per i quali, stranamente, si è presentato un solo compratore, che ha regalato alla città uno degli esempi più fulgidi di speculazione edilizia.

“Ultima nota: ci preme sottolineare come, anche in questo caso, si chieda il voto dei consiglieri su un provvedimento tanto delicato quanto importante, sia economicamente che politicamente, senza però averli debitamente informati e ventilando lo spauracchio del termine di scadenza ormai prossimo. Si priva, una volta di più, il consiglio delle sue prerogative in virtù dell’urgenza. Un’urgenza creata ad arte”.

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ultimo aggiornamento: 03-07-2014


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