VIAREGGIO. “Pochi giorni fa è caduto l’ennesimo albero: solo per un caso senza gravissime conseguenze. Ci sono buche negli asfalti cittadini dove bici e motorini rischiano di cadere, marciapiedi killer per le caviglie, viabilità nel caos, sacchetti del sudicio e degrado a fare da accoglienza a turisti e cittadini. E la gente è sempre più esasperata, stufa, preoccupata, perfino impaurita”. Lo scrivono in una nota Aldo Paoli e Alessandro Santini, entrambi consiglieri comunali di Forza Italia.

“E la risposta dell’amministrazione è il solito, stantio ‘copia-incolla’: l’albero doveva essere rivisto a febbraio, ma non ci sono i soldi. Sinceramente ci siamo tutti stancati di questo ritornello che la città
comicia a sospettare possa anche servire ai nostri amministratori per nascondere la loro insipienza e incapacità.
Se davvero da ogni assessore tutte le volte dobbiamo sentir dire ‘non posso farci nulla’, ‘non ho modo e mezzi per intervenire’, ‘non ho i soldi per far qualcosa”, allora ci sorge un dubbio: ammesso che siate tutti e sempre in buona fede, ma allora che ci state a fare?

“Se l’assessore di turno, dichiara che non è in grado di farci nulla – una questione vale l’altra – allora tanto varrebbe che il Comune risparmiasse i 3-4mila euro lordi che spende mensilmente per ogni assessore e questi soldi li desse al funzionario comunale perchè li usi per le cose che l’assessore senza soldi non può fare.

“Una provocazione? Certo: non saremo mai noi a dire che la politica deve abdicare alla ragionieria, altrimenti sarebbe inutile avere sindaci o presidenti del consiglio eletti dal popolo. È la politica che, assumendosi le proprie responsabilità, deve decidere come e dove intervenire. Deve, cioè decidere quali sono le priorità, magari evitando inutili frasi ad effetto in stile Betti quali ‘prima gli asili poi il Carnevale’. Il risultato della politica che abdica l’abbiamo già visto quando la minoranza e i volta-gabbana della precedente consiliatura fecero venire il commissario prefettizio a Viareggio.

“A proposito: gli attuali amministratori quando si stracciano le vesti accusando chi li ha preceduti di ogni male del mondo, compresa la peste e i meteoriti, tendono a scordarsi sia di Marcucci che, appunto, dell’anno e più di
commissariamento. Come non ribadire, quindi, la nostra assoluta fiducia nella democrazia che sceglie i propri rappresentanti?

“Ma siccome in questo momento chi governa il Comune è solo il ragioniere capo, sindaco e assessori appaiono congelati dal terrore di fare qualsiasi cosa, tanto varrebbe – e qui torniamo a provocare… – che rinunciassero alla loro carica e che il ragioniere capo utilizzasse i loro stipendi per fare quello che loro dicono di non fare perché senza soldi”.

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ultimo aggiornamento: 11-07-2014


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