dal nostro inviato MARINA DI PISA. Ha ottenuto tutto ciò che voleva. Primato e spirito di gruppo. Eppure mancavano Di Tullio, Valenti e Mirko Marrucci, gente che non sta ai margini di un Viareggio lanciato verso la qualificazione alla fase finale di Catania. Stefano Santini ha infiniti motivi per sorridere, dopo i ventuno gol segnati in due partite, entrambe vinte con pieno merito. A Marina di Pisa i suoi ragazzi lo hanno accontentato, con due prestazioni non banali, frutto di un lavoro fisico e mentale massiccio.

“Abbiamo dimostrato che con l’unità di intenti e la compattezza si può vincere, anche divertendosi. Con questo atteggiamento perderemo pochissime partite”. Il tecnico bianconero insiste molto su questo punto. Non giudica la sua squadra imbattibile, la tiene sulla corda perché il cammino da percorrere è ancora lungo e lastricato di insidie. “Rivedo lo spirito di quando siamo partiti nel 2010, con in più l’esperienza che queste stagioni ci hanno dato. Nel bene, come nel male. Abbiamo inserito diversi giovani nell’organico, su di loro puntiamo molto, hanno dimostrato di avere le qualità per darci una grande mano. Era fisiologico un abbassamento del livello di guardia dopo la Coppa Italia vinta e la finale scudetto persa nel 2012. Ora che questa fase è passata, siamo pronti per affrontare con voglia e determinazione le prossime gare”.

Non si fa prendere dalla presunzione, Santini. Per il tricolore le rivali sono tante, pericolose e ricche di qualità. “Intanto pensiamo a recuperare Marrucci, Di Tullio e Valenti che ci permetterebbero di avere ancora più soluzioni. Il campionato è equilibrato, noi contro Catania, Terracina, Milano e Sambenedettese siamo obbligati a giocare come in questa tappa, a ritmi alti e senza pause”.

Gabriele Noli 

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ultimo aggiornamento: 13-07-2014


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