VIAREGGIO. Nel mese di dicembre 2013 l’Azienda Speciale Pluriservizi Viareggio (Asp) ha iniziato la fase sperimentale dei progetto per il recupero degli avanzi delle mense scolastiche del Comune di Viareggio: tutto quello che non viene servito ai bambini viene rimandato dal personale Asp, presente in tutte le scuole di Viareggio, al Centro Cottura delle Bocchette in contenitori termici, dove viene riunito per tipologia di pietanza e portato alla Mensa di Sant’Antonio in Via Garibaldi.

Ogni giorno vengono raccolti pasta o riso, salse per il condimento, carne, pesce, o altri secondi piatti, contorni vari, pane, frutta, per circa 50-70 porzioni che variano naturalmente a secondo di quello che viene proposto dal menù.

Questo progetto, in attuazione della legge 155 del 16 luglio 2013 detta “Buon samaritano”, dopo la fase di sperimentazione e dopo aver ricevuto il parere favorevole dell’Azienda Usl 12 Versilia, è stato ratificato da un Protocollo d’Intesa tra Comune di Viareggio, Azienda Speciale Pluriservizi e Caritas Diocesana di Lucca che gestisce la Mensa di Sant’Antonio.

ASP“Voglio sottolineare la validità dell’esperienza viareggina, che si differenzia dalle altre attuate in altri Comuni perché attraverso l’opera di raccolta in tutte le scuole effettuata da Asp anziché dalle associazioni di volontariato si riesce a fare un intervento capillare in tutte le scuole, anche quelle meno grandi. Mi pare una buona pratica da valorizzare e sostenere, sulla quale siamo impegnati nel suo miglioramento”, commenta l’assessore al sociale Isaliana Lazzerini.

“La ‘Legge del buon samaritano’ e la sua applicazione nel nostro Comune è un esempio da seguire”, dichiara il sindaco Leonardo Betti. “Con un solo semplice articolo si è semplificato un processo che ha consentito alle organizzazioni caritative di recuperare pasti perfettamente commestibili. Sprecare è un delitto: dobbiamo capirlo tutti che possiamo con i nostri comportamenti cambiare radicalmente la situazione, visto che le statistiche ci dicono che noi italiani buttiamo nei rifiuti 12 miliardi di euro di cibo. Questa buona pratica viareggina di applicazione della legge del Buon Samaritano è molto importante non solo perché concretamente aiuta la mensa di Via Garibaldi, ma anche perché costituisce un monito a tutti noi su come impiegare meglio quanto compriamo e su come utilizzare quanto non utilizziamo”.

Cos’è. La ‘Legge del buon samaritano’ è stata pensata per incoraggiare le donazioni di cibo pronto e non consumato anche nell’ambito della ristorazione collettiva che altrimenti verrebbe gettato, e per facilitare l’attività delle organizzazioni che distribuiscono pasti e generi alimentari, agli indigenti, in modo gratuito. La norma equipara il “consumatore finale” alle onlus che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita ai bisognosi sollevandole da tutti quegli adempimenti burocratici che, di fatto, complicano l’assistenza agli indigenti. Una norma particolarmente importante se si osservano i dati dello spreco alimentare in Italia: nel solo comparto della ristorazione il fenomeno dell’eccedenza alimentare è pari a 209,1 mila tonnellate l’anno di cui solo il 9,2% viene donato ad enti caritativi, ciò vuol dire che 189.9 mila tonnellate l’anno finiscono nei rifiuti.

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