MASSA CARRARA Si sarebbe appropriato di circa 200.000 euro destinati alle casse dello Stato, frutto della vendita di beni confiscati in un’operazione antimafia. Questa l’accusa che ha portato all’arresto da parte della guardia di finanza, in esecuzione di misura cautelare ai domiciliari, di un imprenditore di 53 anni, direttore di un istituto di vendite giudiziarie in provincia di Massa Carrara.

Sequestrati all’uomo beni, tra cui l’istituto di vendite giudiziarie, per un valore equivalente al denaro sottratto. Secondo quanto accertato dalla gdf, l’imprenditore, incaricato della vendita dei beni sequestrati – tra cui ville e auto di lusso -, nell’arco di due anni avrebbe trattenuto per se’ una parte considerevole degli incassi, omettendo di versare tutto il denaro nell’apposito ‘fondo unico di giustizia’ dove vengono raccolte le somme destinate all’Erario. I finanzieri coordinati dal pm Alessandra Conforti della procura di Massa, spiega una nota della gdf, hanno ricostruito “i flussi bancari e della cassa sottostanti alle compravendite”, scoprendo cosi’ il dirottamento del denaro pubblico, mascherato, spiegano ancora le fiamme gialle, da una contabilita’ “apparentemente corretta”.

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