VIAREGGIO. La Rsu di Polo Nautico e il segretario provinciale Fiom Lamberto Pocai hanno incontrato nei giorni scorsi Paolo Marini, presidente della commissione regionale toscana Emergenza Lavoro. Nella sede della Cgil di Viareggio si è discusso della cassa integrazione in deroga, questione cruciale non ancora risolta malgrado lo spiraglio aperto dal decreto Poletti-Padoan (Decreto interministeriale n. 83473 del 01/08/2014). All’incontro ha partecipato anche Giovanni Giannerini, assessore al porto di Viareggio.

Marini ha preso atto dell’urgenza di definire delle soluzioni condivise, considerando anche l’altra questione in ballo, ovvero il rischio frazionamento della concessione consortile, oggi sotto-utilizzata e messa in discussione dalla maggior parte delle aziende socie. Il progetto di dar vita ad un centro del refit, annunciato dall’amministratore unico Riccardo Cima, potrebbe essere la base per intercettare non solo i finanziamenti europei ma anche la possibilità di prorogare la cig in deroga, come prevede il decreto “in presenza di programmi di reindustrializzazione o riconversione di specifiche aree territoriali”.

Invitati da Paolo Marini, la delegazione di metalmeccanici e il segretario Pocai hanno poi raggiunto la Festa de La Rinascita alla Gulfa, dov’era atteso il presidente della Regione Enrico Rossi, allo scopo di avere un incontro informale col capo di gabinetto Ledo Gori. L’incontro è avvenuto e ha avuto riscontro positivo: la Fiom adesso attende di essere convocata per un appuntamento ufficiale in Regione, per parlare con Rossi e/o con gli assessori e gli uffici competenti in materia.

Fiom incontra Gori2La fotografia della situazione occupazionale nella metalmeccanica versiliese mostra tutta la difficoltà del settore: a giugno di quest’anno i lavoratori dell’industria toccati dalla crisi erano 1.891, dei quali 1.152 (occupati in circa 50 aziende) usufruivano degli ammortizzatori sociali. Erano invece 487 gli artigiani, dei quali 397 (in 82 imprese) in cig in deroga.

Le aziende dell’industria nautica che si avvalgono di ammortizzatori sociali conservativi sono 34, per un totale di 500 lavoratori in cig su 851 dipendenti, circa 150 dei quali beneficiano della cig in deroga a causa dell’esaurimento delle altre opzioni disponibili. Le imprese dell’indotto nautico artigiane sono 57 (318 dipendenti) e 240 sono i lavoratori in cig in deroga. Alcune di queste aziende sono i nomi che hanno fatto grande la nautica viareggina e italiana. Perini Navi non ha piazzato ordini nel 2012, nel 2013 ha costruito una sola barca e ora ha dichiarato 50 esuberi ed usufruisce di un programma biennale di cig straordinaria.

Azimut Benetti è in cig straordinaria per due anni e dichiara 44 esuberi su Viareggio. Codecasa ha subito un forte rallentamento della produzione, Cantiere Gianetti è fallito, Falcon Yacht ha chiuso e Benetti Sail Division è in difficoltà. Nel Gruppo Fipa la cigs dura da tre anni, 20 lavoratori sono usciti in mobilità e da ottobre 2013 sono in cig in deroga 60 dipendenti. Anche Polo Nautico, terminati tutti gli ammortizzatori a febbraio, ha dovuto fare i conti con una riduzione di personale e il ricorso alla cig in deroga per 25 addetti.

Unica nota lieta è il trasferimento della lavorazione dell’acciaio operata da SanLorenzo spa da Massa a Viareggio in una struttura di Polo Nautico affittata da Fipa, operazione che, tramite anche un accordo sindacale favorevole in termini di tutela del posto di lavoro e dei diritti, ha permesso a dieci dipendenti cassaintegrati di Fipa di tornare al lavoro.

“Non è dunque sostenibile un ulteriore aggravamento della crisi occupazionale” dichiara la Fiom provinciale di Lucca “che si è mossa già da molti mesi per evitarlo e lo farà ancora con la determinazione di voler essere parte attiva della soluzione ai problemi”.

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ultimo aggiornamento: 06-08-2014


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