VIAREGGIO. Sono passate da poco le 2.30 e nel piazzale della Cittadella del Carnevale arriva di gran carriera una volante della Polizia: “Alla centrale operativa sono giunte diverse lamentele per i rumori”. Accanto agli agenti si materializza un uomo, residente al quartiere Marco Polo: “Io voglio dormire”, sbotta. E così cala il silenzio sulla festa organizzata al termine della sfilata della Notte delle Maschere sui viali a mare.

Le versioni, a questo punto, si fanno contrastanti: dall’Osteria di Burlamacco, il bar-ristorante della Cittadella, fanno sapere che il permesso per mettere la musica durava fino alle 2.30, forse perché nemmero loro si immaginavano un simile afflusso di persone dopo la sfilata dei carri. Ma c’è anche un giovane dj viareggino che parla senza esitazioni: “Il permesso durava fino alle 3, ne sono sicuro”. Forse c’è stato uno sforamento dei decibel? Ad ogni modo, i carnevalari presenti hanno reagito con calma, senza inveire contro qualcuno né tantomento contro gli agenti che, per la cronaca, hanno dovuto semplicemente prendere atto delle proteste arrivate al centralino e intervenire di conseguenza.

Non sta certo a noi stabilire chi sia dalla parte della ragione e sostenere le ragioni di chi vuole divertirsi o di chi chiede un po’ di riposo. Una considerazione, però, è inevitabile: era proprio necessario inviare due volanti della Polizia e una gazzella dei Carabinieri – già, perché pochi minuti dopo l’interruzione della musica sono entrati nel piazzale altri due automezzi – se è vero che poche settimane fa il sindacato Silp-Cgil ha denunciato il risicato numero di agenti e di rinforzi estivi a disposizione delle forze dell’ordine?

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