LUCCA. “L’impegno che si è assunto la Provincia è quello di continuare a lavorare per fare memoria nei confronti dei giovani, degli studenti e, più in generale, delle nuove generazioni attraverso appuntamenti ed iniziative concrete e non soltanto per mezzo di messaggi istituzionali. Per continuare a far comprendere che simili tragedie non si debbano ripetere più. Un appuntamento che si deve sempre più consolidare e crescere nel tempo per essere momento di riflessione costruttiva per il nostro futuro”.

Con queste parole, il vicepresidente della Provincia di Lucca, Maura Cavallaro, ha spiegato il senso della sua partecipazione alla fase di avvio e di chiusura della Marcia per la Pace Sant’Anna di Stazzema-Marzabotto (tenutasi dal 12 al 16 agosto scorsi) che si è conclusa nella cittadina emiliana, teatro, come quella versiliese, di una delle più efferate stragi perpetrate dai nazi-fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

La Marcia, organizzata dal 2009 dal Comitato territoriale della Versilia marcia della pacedell’Arci, dall’Anpi provinciale e dall’associazione Marcia per la Pace, in collaborazione con la Scuola per la Pace della Provincia di Lucca, è partita il 12 agosto da Sant’Anna di Stazzema per raggiungere il Monte Matanna, è proseguita poi nei giorni successivi con tappe a Cutigliano, Corno alle Scale e al rifugio di Porta Franca. Poi l’itinerario prevedeva tappe a Pracchia, lungo i sentieri del Cai, e a Sambuca Pistoiese, mentre il 16 agosto la ‘carovana’ è arrivata al Monte Sole per l’escursione al cippo dedicato alla Brigata Stella Rossa. Nella sesta e ultima giornata (17 agosto) la marcia si è spostata verso il Monte Sole e di qui, infine, a Marzabotto, dove si sono tenute le celebrazioni, il consiglio comunale aperto a la visita al Sacrario che ricorda la strage.

 

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