VIAREGGIO. Anche a Viareggio sono giunti qualche giorno fa i Camminanti di Noto, il gruppo nomade di origini siciliane che è solito passare la maggior parte dell’inverno nelle proprie abitazioni per mettersi in movimento nei restanti mesi dell’anno su roulotte e caravan.

Se in passato erano conosciuti per i lavori di artigianato e il piccolo commercio cui si dedicavano, soprattutto come venditori ambulanti di piccoli monili come arrotini o stagnini, in Versilia il piccolo gruppo di siciliani erranti è stato oggetto di numerose segnalazioni per furti di rame, per le “truffe dello specchietto” e taccheggi nei grandi magazzini e supermercati.

Il convergere delle segnalazioni dei cittadini sulla loro presenza e campeggio in zone urbane – è vietato dall’ordinanza comunale – e il riconoscimento di alcuni di loro come autori di reato in danno di esercizi commerciali hanno determinato gli uomini del Commissariato ad effettuare una verifica più capillare.

Questa mattina una decina di operatori con due volanti ha proceduto a identificare compiutamente i 16 occupanti maggiorenni dei 9 roulotte e camper in sosta nella zona artigianale in località Bicchio: tutti avevano, tra le altre segnalazioni, precedenti specifici per reati contro la persona e contro il patrimonio – in particolare truffe, danneggiamenti, furti, lesioni personali, guida in stato di ebbrezza e possesso ingiustificato di armi o strumenti atti allo scasso.

Sette di loro, per la reiterazione e più recente attribuzione di tali fatti criminali tra cui i due riconosciuti in Viareggio, sono stati muniti di ordine del Questore di Lucca a lasciare il territorio e a non farvi più rientro almeno per i prossimi due anni: sono tutti uomini tra i 18 e i 32 anni.

Storicamente, come i Rom e i Sinti, anche i Camminanti di Noto stanno perdendo la loro caratteristica nomade proprio perché le attività cui sono legalmente dediti non risultano più in grado di mantenerli, non costituendo una fonte di sostentamento adeguato ad un nucleo familiare generalmente numeroso.

L’ordine del Questore di Lucca di rientrare a Noto, vicino Siracusa, è quindi anche un invito a un’integrazione e ricerca legittima nel mondo del lavoro e, soprattutto, di curare l’inserimento in un percorso di istruzione per i numerosi minori che compongono le carovane: sono già numerose le famiglie che hanno fatto la scelta di vivere in modo stanziale come i loro compaesani di Noto.

Tutte i 9 mezzi hanno già cominciato alla fine della mattinata a lasciare il territorio versiliese.

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ultimo aggiornamento: 09-09-2014


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