Farmacie, Rosi replica a Coluccini: “Non abbiamo bisogno di lezioni”

MASSAROSA. “La modifica dello statuto delle farmacie comunali, prevede che l’organo di amministrazione possa essere formato o da un consiglio di amministrazione di tre membri, come è attualmente, o da un amministratore unico”. Così  l’assessore alla partecipate e aziende speciali Damasco Rosi replica ad Alberto Coluccini.

“Ciò risponde principalmente, come detto in commissione, ad un’esigenza di snellezza e semplificazione dell’attività, oltre che ad un obiettivo, se pur minimo, di risparmio. Un’operazione, questa, già da noi fatta tra l’altro per società partecipate che gestiscono materie ben più complesse, un numero notevole di addetti, operazioni indubbiamente più delicate e fatturati di gran lunga superiori a quelli delle nostre farmacie comunali, come Ersu s.p.a. in cui ora un amministratore unico rappresenta i cinque comuni soci”.

“Tutto questo, come noto a tutti tranne che al consigliere Coluccini, avviene in linea con le disposizioni, ma soprattutto con i principi, già contenuti nell’art. 4 D.L. n. 95 del 2012 con il quale il legislatore, nel percorso di spending review e per esigenze di semplificazione, prevedeva, per obbligo, che nei consigli di amministrazione delle società partecipate, per esempio formati da tre consiglieri, due di questi venissero nominati tra i dipendenti comunali. Se pur nell’art. 16 D.L. n. 90 del 2014, tale obbligatorietà è venuta meno, lasciando libere le amministrazioni socie ma mettendo in ogni caso l’amministratore unico come preferenziale, non è venuto meno il principio che nel nostro caso trova ampia e giustificata applicazione, perché in linea con ciò che sta avvenendo a livello nazionale.

“Con l’amministratore unico, a differenza di quello che maldestramente afferma il consigliere della destra Coluccini, non vengono meno le prerogative di controllo sull’attività dell’azienda, in quanto queste possono essere svolte, come avviene di norma, mediante lo strumento del controllo analogo che consente anche ai consiglieri comunali di avere tutte le informazioni e gli atti, come è consentito loro per l’attività amministrativa comunale.

“Visto che Coluccini vuole darci lezioni di partecipazione predicando dal pulpito, a noi che peraltro abbiamo introdotto i Comitati di Rappresentanza Locale per garantire ancora maggiore rappresentanza ai cittadini, gli ricordiamo che, ai tempi in cui a Massarosa governava la destra, nel consiglio di amministrazione delle farmacie, formato allora da 5 membri (da noi ridotto a 3), uno solo, forse per sbaglio, veniva concesso alla minoranza e che nel consiglio di amministrazione di Sermas, formato anche quello da 5 membri (da noi ridotto a 3), addirittura nessun posto veniva riservato alla minoranza. Che oggi quella destra si scopra d’un tratto democratica è una novità bizzarra.

“Infine, con riferimento alle affermazioni del consigliere di minoranza sulle attività delle farmacie comunali, pregresse e future, che egli definisce “ampiamente discutibili”, non possiamo che riscontrare la solita superficialità e profonda mancanza di conoscenza. Sotto l’amministrazione Mungai è stata aperta una nuova farmacia a Piano di Conca e tra qualche giorno verrà inaugurata la nuova sede, dando un servizio non solo a quella frazione, oltre a ciò che ne è positivamente collegato. Questa scelta ha fatto salire il fatturato da circa 600.000 euro del 2009 a circa 1 milione e 400 mila euro dell’ultimo bilancio. L’utile è passato nel da poche migliaia di euro a circa € 120.000 lordi nel 2013. Che questa destra variopinta- conclude- pretenda di darci lezioni, quindi, non solo è fuori luogo, ma è soprattutto ridicolo”.

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