Cerasa: “Era importante partire bene, ma c’è ancora tanto lavoro da fare”

FORTE DEI MARMI. Volendo utilizzare un’iperbole – e menomale che si può raccontare il calcio uscendo dai soliti schemi -, Maurizio Cerasa ha in testa i medesimi dubbi di Luis Enrique. Come l’allenatore del Barcellona deve studiare una strategia per far convivere tre attaccanti come Messi, Neymar e Suárez, allo stesso modo il tecnico del Real Forte Querceta si sforza di riuscire a schierare contemporaneamente il centravanti Arzelà e gli ultimi due arrivati, il fantasista Ighli Vannucchi e il fromboliere Federico Tosi.

Una prima soluzione Cerasa sembra averla trovata oggi durante la sfida casalinga contro il Castelfiorentino: sul risultato di 2-2 toglie Corsinelli e colloca Vannucchi al centro dell’attacco come falso nueve. Alla Messi, ben appunto. “Abbiamo due attaccanti e altrettanti trequartisti”, chiosa Cerasa. “Credo che alla fine dovremo giocare così”.

Intanto il tecnico bianconerazzurro si gode i primi tre punti. Anche se non tutto è andato come sperava. “Siamo ancora contratti e abbiamo sofferto un calo psicologico. Poi dopo il gol del 3-2 e l’espulsione ai danni del Castelfiorentino è stato tutto più semplice”. Del resto, come ammette lui stesso, “siamo una squadra nuova: c’è ancora da lavorare tanto, anche sulla condizione fisica. Loro stavano meglio di noi e si vedeva. Comunque era importante partire con una vittoria”. Gli occhi erano tutti per Vannucchi, ex trequartista di Empoli e Salernitana reduce da una controversa esperienza in Lega Pro a Viareggio: “Non è ancora in forma. Ma appena è entrato ha fatto due giocate straordinarie…”.

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