VIAREGGIO. 103 milioni di euro di crediti non ancora riscossi, ma comunque esigibili da parte del Comune. Anzi no: sono poco meno di 40 milioni. Gian Luca Ruglioni, amministratore delegato della Viareggio Patrimonio Srl, invia un documento con il rendiconto di gestione relativo al 2013 e i residui attivi. Ma a Rossella Martina, capogruppo consiliare di Viareggio Tornerà Bellissima, i conti non tornano.

“Ruglioni nella lettera dice che c’è discordanza tra quanto accertato da ragioniere capo e revisori – i crediti esigibili del Comune sono circa 40 milioni – e quelli che potrebbe accertare lui e la sua Sepi ‘adeguatamente supportato dalle risorse indispensabili’: ma quanto vuole?”, scrive Martina nel suo gruppo Facebook.

“Poi presenta una tabella in cui a sinistra ci sono i detti crediti accertati da ragioniere e revisori (39.978.920 euro, per semplicità 40 milioni) e nella colonna di destra (situazione per tributo) quelli che lui ha accertato e che sono 103 milioni – tra cui 80 milioni di tasse e 20 milioni di sanzioni al Codice della Strada.

“Ma attenzione: nella lettera Ruglioni dice che lui e la Sepi, adeguatamente pagata, pensano di poter riscuotere circa il 50 per cento dei residui accertati quanto a tributi e il 25 per cento delle sanzioni al codice della strada.

“Dunque facciamo i conti: il 50 per cento dei tributi fa 40 milioni e il 25 per cento delle multe fa 5 milioni. In totale Ruglioni e la Sepi, adeguatamente pagati, potrebbero arrivare a riscuotere – ma è un dato del tutto teorico – 45 milioni di euro. Mentre il ragioniere capo e i revisori hanno inserito in bilancio 40 milioni. La differenza dunque è minima rispetto alle cifre complessive e comunque rientra in quella forbice di possibilità non accertabile a priori che rende del tutto inutile la lettera di Ruglioni perché nella realtà non cambia di una virgola la situazione finanziaria del Comune di Viareggio.

“L’analisi della lettera lascia sbigottiti: si parla di cifre comunque non certe e peraltro molto simili – quelle di Ruglioni e quelle del ragioniere capo e dei revisori dei conti – e Ruglioni, su queste basi, chiede addirittura di cambiare il consuntivo 2013 votato in Consiglio Comunale. E soprattutto ‘invita’ l’amministrazione a tenere di conto di questa sua lettera nel fare scelte decisive, tipo la dichiarazione di dissesto.

“In realtà l’unica cosa concreta di questa lettera sembra essere l’offerta di Ruglioni di usare la Sepi, di cui è amministratore unico, per eseguire le riscossioni già previste dal consuntivo 2013 e dal ragioniere capo Santoro. Una spesa ulteriore, altro che vincita alla lotteria”.

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