VIAREGGIO. “Questa organizzazione non può che esprimere un senso di disagio per l’atteggiamento sino ad oggi assunto dall’amministrazione comunale nel riguardo del personale educatore ed ausiliario delle scuole dell’infanzia comunali e asili nido, che operano in una situazione di estrema precarietà senza avere la copertura di operatori in numero adeguato, a tempo determinato dettata dalla norma”. Lo scrive la Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu) del Comune di Viareggio, che interviene sulla situazione delle scuole materne della città.

“Mai come nell’ultimo anno sono state fatte segnalazione dettagliate, incontri, tavoli, sulla situazione critica della copertura dei posti per assicurare il buon andamento delle scuole delle infanzia e di asili nido .

“Il sindacato ha proposto tutte le forme di soluzione propedeutiche ad assicurare che gli utenti, bambini 0-6 anni, avessero educatrici in numero in linea con le normative vigenti al fine di assicurare la qualità sino ad oggi riconosciuta a questo e servizio. Inutili sono stati le assemblee, i documenti le proposte tra le quali quella di ridurre il numero degli iscritti dove venivano inseriti allievi diversamente abili al fine di assicurane una adeguata attenzione a questi ultimi, inutili le nostre segnalazione della precarietà finanziaria dell’Ente che ci portava a presupporre dubbi ed incertezze nelle assunzioni a tempi brevi atti ad assicurare il personale a tempo determinato per il sostegno o di sostituzione dove segnalavamo assenze prolungate.

“Inutili tutti gli incontri con i vari dirigenti, assessori e responsabili dei servizi,l’ultimo documento è stato redatto in occasione dell’assemblea del 10 settembre, attendiamo ancora una risposta. Oggi abbiamo scuole come Il Melograno dove mancano 3 insegnanti di sostegno e una classe è scoperta, abbiamo utenti deboli senza la giusta attenzione di cui avrebbero diritto.

“Tutto perché è mancata la volontà di organizzare i servizi nei modi e tempi adeguati e con le risorse disponibili, con l’umiltà di erogare esclusivamente quello che era nelle disponibilità dell’ente, di accettare le iscrizioni per quello che si poteva garantire, tanto la faccia alla fine si sa ce la mettano le maestre .

“Il vecchio assessore al personale (Laura Servetti, ndr) aveva messo nel paniere le assunzioni di due dirigenti di staff: sono state fatte e approvate in giunta eccedenze di personale comunale, tra le quali anche educatrici facendo analisi approssimative, su riduzione di costi a discapito dei servizi erogati. E’ stato ridotto il contratto con Asp che avrebbe assicurato educatrici valide a copertura per i sostegni e per gli ausiliari, non sappiamo ad oggi cosa accadrà alla scadenza del contratto con la Cooperativa che copre i servizio del zero tre ani, scadenza a gennaio. Tagli che creeranno disoccupazione e minori servizi.

“Se questo sarà il futuro, se il dissesto portasse a questo non sarebbe stato opportuno fare una pianificazione adeguata prima della catastrofe? Certo sino ad oggi la Rsu ha sperato in una prospettiva di riallineamento dei conti senza andare a fare tagli in servizi indispensabili quale quello della scuola. Forse nella scuola si dovrebbe investire a prescindere, forse i bambini diversamente abili dovrebbero avere priorità assoluta su tutti i conti dell’ente, forse i genitori avrebbero dovuto essere stati messi a conoscenza di tutte le incertezze e i dubbi che oggi si hanno di copertura dei costi del Pianeta zero-sei che certamente chiunque operi nell’ente era consapevole.

“Attenzione che nessuno speri di bruciare delle streghe per distogliere gli sguardi da tanta inadeguatezza espressa nell’amministrare Le scuole dell’infanzia e dei nidi, sino ad oggi. Noi non ci stiamo, e pertanto non possiamo che essere affianco di tutte le educatrici e le ausiliarie che in questi giorni con difficoltà tengono aperti gli asili le strutture nella speranza che il sindaco renda in mano tale situazione e dia una risposta efficacie e risolutiva per il funzionamento delle strutture”.

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ultimo aggiornamento: 21-09-2014


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