FORTE DEI MARMI. “Sicuramente non c’è stata grande partecipazione popolare al recente Forum sull’erosione che si è tenuto a Forte dei Marmi (il primo si tenne nel 2001) ma, forse, qualche motivo c’è. Intanto, può scoraggiare il contenuto strettamente tecnico di alcuni argomenti; poi, la difficoltà a fare una sintesi degli interventi; infine, la sensazione che questi incontri non abbiano una loro organicità intrinseca, un filo conduttore comune che li leghi uno all’altro. Gli enti superiori? La Regione? Le Province? I Comuni? E chi coordina tutto questo? Chi fa da guida lungo un percorso che può essere lungo e tortuoso?”.

Lo domanda il Gruppo d’Opinione Via Versilia-Forte dei Marmi.

“Il cittadino volenteroso che si guarda intorno non trova, in questo senso,esempi chiarificanti ed incoraggianti. Se, infatti, andiamo a verificare quanti enti si occupano della difesa del suolo nel Comprensorio di Bonifica Toscana Nord vediamo che, se non andiamo errati, ne risultano 8 (otto): l’Autorità di Bacino pilota del fiume Serchio, con competenza di studio e programmazione e pianificazione di questa asta fluviale; l’Autorità di Bacino Toscana Nord con competenza su tutti i fiumi e canali dal fiume di Camaiore al Magra; l’Autorità di Bacino interregionale tra Liguria e Toscana, per il fiume Magra; le Province, che hanno competenze sui canali naturali di montagna, sui fiumi di seconda categoria (Serchio e Magra)e su quelli di terza categoria (fiume Versilia, Montignoso, Camaiore); i Comuni che hanno competenze sui fossi e canali comunali non classificati; le cinque Unioni dei Comuni (Lunigiana, Garfagnana, Massa-Carrara e Montignoso, Media Valle, Versilia), con compiti di manutenzione e rimboschimento dei versanti e dei corsi d’acqua; il Consorzio di Bonifica Toscana Nord, con competenze di manutenzione di corsi d’acqua inseriti in apposito Piano Regionale; le Capitanerie per quanto riguarda le foci. E, come fa il povero cittadino ad orientarsi?

Noi non sappiamo se la stessa situazione esiste per il controllo della costa (e, quindi, dell’erosione) ma, per monitorare la situazione con chiarezza e in modo coordinato e, quindi, per ovviare alle osservazioni giustamente critiche che gli esperti del Forum sembrano indicare sulla scarsa adesione di portatori di interesse alle questioni legate all’erosione della costa, sarebbe opportuno che gli studi e le ricerche trovassero un punto di sintesi ed anche un luogo fisico dove coordinarsi.

È per questo che Forte dei Marmi potrebbe ospitare un Osservatorio permanente sull’erosione della spiaggia”.

(Visitato 61 volte, 1 visite oggi)

Raccolta differenziata. Arriva l’orario invernale per il ritiro

Incontro amministrazione comunale e Croce Verde per il progetto di ampliamento della sede