VIAREGGIO. “I cittadini oggi subiscono impotenti un liberismo sfrenato, l’inchinarsi al volere dei gestori della
telefonia mobile e delle loro multinazionali”. Lo scrivono in una nota Comitato via Matteotti, Commissione Varignano, Comitato Marco Polo, Rete Ambientale della Versilia, Comitato Pedona Ambiente e Salute e Medicina Democratica Viareggio.

“I beni comuni fondamentali come l’acqua, la salute, l’istruzione e la raccolta dei rifiuti andrebbero gestiti adeguatamente e democraticamente dato che sono elementi fondamentali per una società più giusta ed equa e per i cittadini dovrebbe, essere una priorità irrinunciabile. La salute e la sicurezza deve stare al primo posto, e il sindaco dovrebbe garantirla a tutti i cittadini.

“Noi del Comitato Via Matteotti è da marzo che sollecitiamo l’amministrazione e i tecnici comunali, dell’ambiente e dell’urbanistica, per un uso corretto e cautelativo del territorio per il problema dell’elettromagnetismo.

“Vogliamo chiarire che per quanto riguarda i rilievi elettromagnetici, oltre all’antenna della Vodafone ed il ripetitore Rfs, che sappiamo essere nei valori dettati dalla legge, sempre attingendo dalle relazioni ricevute dall’agenzia Arpat, durante i rilievi in continuo, è stata registrata una fonte non individuata, ma sommatoria alla propagazione dell’antenne suddette.

“Questa mancanza di individuazione della propagazione aggiuntiva, è stata segnalata dai tecnici Arpat al Ministero delle Telecomunicazioni, ma ad oggi non abbiamo ancora avuto risposta in merito. Fin dall’inizio abbiamo contestato, che l’autorizzazione è stata rilasciata in riferimento a una Variante Urbanistica approvata con delibera 95 del 10 dicembre 2009, uno strumento decaduto ed inadeguato ha contrastare l’avanzare delle nuove tecnologie.

“Il 26 marzo scorso, nell’area delle Rfs della sottostazione, è stata installata un antenna di ultima
generazione, alta 30 metri, senza che i residenti fossero informati, come è previsto dalla legge. La mancanza di un tempestivo controllo delle procedure previste, in tal senso nei singoli casi, potrebbe ingenerare situazioni devastanti per la salute pubblica. Il nuovo piano della telefonia mobile, non avrebbe ragioni di essere, in quanto tutto il territorio è già abbondantemente coperto a garantire la copertura della comunicazione.

“Per tutta una serie di verifiche e su nostra sollecitazione è appena iniziato il tavolo di trattativa per la realizzazione di un nuovo piano per la telefonia mobile e del suo regolamento. Sarebbe rassicurante credere a chi sostiene che le onde elettromagnetiche non si sommano con quelle di bassa e alta tensione, perché fra di loro diverse. Ma è facile da capire che un corpo sottoposto per anni all’esposizione di più fonti come nel nostro caso può subire danni irreparabili.

“L’abbiamo già detto ma lo vogliamo ripetere, sperando che i cittadini capiscano: se entro il 30 ottobre non sarà pronto il nuovo piano della telefonia mobile, o un atto formale dell’amministrazione per impedire ai gestori di installare sul territorio comunale ben 33 nuove antenne, i cittadini si uniscano nella protesta e si mobilitino con noi alla manifestazione del 10 ottobre su beni comuni alle ore 17 in Piazza Margherita, dove noi saremo
presenti con il nostro striscione, per la salute e la sicurezza del nostro territorio”.

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ultimo aggiornamento: 05-10-2014


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