VIAREGGIO. Ha lasciato il segno del suo passaggio questa notte, in piazza Mazzini. È bastata qualche goccia di tinta nera, un po’ di vernice rossa e un pizzico di bianco per far parlare di sé in tutta la città. C’è già chi lo ama e chi lo critica e stamattina sui social network nessuno ha risparmiato commenti o ha tentato di dare una sua interpretazione a quell’insolito disegno.
L’anonimo artista che ha dipinto sulle pareti di Palazzo delle Muse il Burlamacco implorante con il cartello con su scritto “Ho fame” è stato l’assoluto protagonista della cronaca viareggina della giornata.
Versilia Today è riuscita ad intercettare il chiacchieratissimo writer, non riuscendo però a svelare la sua identità ancora celata dietro al più serrato anonimato. È stato proprio lui a spiegarci il reale significato di quel Burlamacco mendicante.
“Il disegno – spiega – ha una doppia interpretazione. La prima è per i carnevalari, per gli amanti della manifestazione che la vedono sprofondare ogni giorno, alle prese tra mille difficoltà. Anche la sua maschera ufficiale chiede l’elemosina perché non sa se sopravviverà”.
Come recita la celebre canzone carnevalesca “Povereide” anche Burlamacco dai muri di Palazzo delle Muse sembra implorare “Su dateci un soldino a pro del Carneval…”.
“La seconda versione – racconta – è una veduta più ampia, per tutti i viareggini. La città intera sta male perché nessuno sfrutta tutta la sua bellezza. È Carnevale tutto l’anno, solo che attingere ad una sola cosa e farla male non credo serva a molto”.
Ognuno può così scegliere l’interpretazione che preferisce di quel Burlamacco, maschera ufficiale del Carnevale, diventato oggi rappresentazione del declino della città.
“Si parla tanto di cosa non va in città – prosegue il writer – ma secondo me ciò che non va a Viareggio è proprio Viareggio. Avevamo e avremmo un sacco di attrattive bellissime ed un paesaggio mozzafiato, ma negli ultimi anni è stato tutto tralasciato in “favore” del Carnevale che non mi pare abbia fatto passi da gigante…”.
