VERSILIA. Eccoci alla puntata di oggi di FeliceMente, la rubrica di VersiliaToday dedicata alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valentina Aletti. Questa settimana “viaggio” tra le fantasie sessuali: quando possono considerarsi ‘normali”, e quando ‘perversioni”.

 

Normali o Perversi? Le mille sfumature sotto le lenzuola.

Giudicare i comportamenti delle persone “sotto le lenzuola” è un’impresa non facile, come si stabilisce il limite oltre il quale un certo comportamento sessuale è considerato “anormale”???

Tutto ciò che comunemente (senza conoscere quel famoso limite) viene definito come una “perversione” o una “deviazione sessuale”, è chiamato in termini tecnici Parafilia, ovvero l’insieme di condotte sessuali che coinvolgono oggetti inanimati, persone non consenzienti o bambini.
 Queste ultime indicazioni provano a descrivere il limite dal quale scaturisce la differenza tra comportamento normale e patologico in sessuologia.
 Parliamo infatti di “normalità” delle condotte sessuali quando tale comportamento si svolge tra soggetti realmente consenzienti e non reca disagio, sofferenza o problemi legali a nessuno dei partecipanti all’attività.
 Allo stesso modo definiamo il comportamento sessuale “patologico” quando causa anche solo ad uno dei partecipanti all’attività, disagio, sofferenza, interferenze con le attività lavorative e/o sociali, quando si compie come una compulsione, quando reca danni, quando causa problemi legali.

Secondo la classificazione attuale le parafilie si distinguono in:

masochismo sessuale:
 ovvero l’atto reale di essere umiliati, picchiati, legati o fatti soffrire in qualche altro modo allo scopo di raggiungere l’eccitazione sessuale. 
Generalmente il masochista chiede al proprio partner di sculacciarlo, bendarlo, schiaffeggiarlo o umiliarlo arrivando anche a farsi urinare o defecare addosso.
Feticismo:
 quando per raggiungere l’eccitazione il soggetto fa uso di oggetti inanimati come calze, mutande, reggiseni, stivali, ecc. Di solito vengono strofinati o annusati durante la masturbazione, o fatti indossare al partner durante il rapporto sessuale per arrivare all’eccitamento e per l’erezione che non avviene in sua mancanza.

Esibizionismo: il soggetto prova piacere mostrando improvvisamente i propri genitali ad un estraneo spesso legato all’atto masturbatorio. Gli esibizionisti non tentano di avere rapporti sessuali con l’estraneo, ma il loro esporsi è legato al desiderio di recare disagio in chi li guarda e provano eccitazione all’idea che l’estraneo possa a sua volta eccitarsi.
Sadismo sessuale:
Azioni reali in cui la sofferenza psicologica o fisica e l’umiliazione della vittima è sessualmente eccitante per il soggetto.
I comportamenti possono essere messi in atto con un partner consenziente, ma spesso con soggetti non consenzienti e la gravità degli atti sadici aumenta con il passare del tempo.

Frotteurismo:
Il soggetto si strofina i genitali o tocca una persona non consenziente fantasticando di avere una relazione intima ed esclusiva con lei, di solito in luoghi affollati come autobus, marciapiedi al fine di evitare il rischio di essere arrestato

Pedofilia:
Il pedofilo è un soggetto che pratica attività sessuale con bambini prepuberi (13 anni o più piccoli).
Essi possono spogliare il bambino e guardarlo, mostrarsi a lui, masturbarsi in sua presenza, toccarlo con delicatezza e accarezzarlo.
Gli abusi possono avvenire in famiglia oppure al di fuori. 
Generalmente i pedofili per evitare che il bambino riveli il “loro” segreto sono attenti ai suoi bisogni e cercano di ottenere affetto e fiducia con regali.

Feticismo di travestimento :
E’ il travestimento di un maschio eterosessuale al fine di raggiungere l’eccitazione. Di solito colleziona abiti femminili con i quali si traveste e si masturba associando l’atto alla fantasia di essere sia il maschio soggetto, sia la femmina oggetto della sua fantasia sessuale.

Voyeurismo: 
E’ l’atto di osservare un soggetto che non se l’aspetta quando è nudo o è impegnato in attività sessuale, per ricavarne eccitazione attraverso la masturbazione.
Tutti questi disturbi compaiono prevalentemente in età adolescenziale e molti di essi, se non curati, hanno un decorso cronico. Si consiglia pertanto di rivolgersi a specialisti qualora il proprio comportamento sessuale o quello del partner rientri in una di queste categorie, così da evitare il perpetuarsi della malattia e del disagio conseguente ad essa.

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FeliceMente è curata da Valentina Aletti, psicologa clinica, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale ha conseguito master di perfezionamento in PNL , diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare e obesità , consulenza tecnica e peritale e disturbi dell’apprendimento e comportamento in età evolutiva. Per informazioni o richieste scrivere a: [email protected]

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