VIAREGGIO. “Sabato, mentre nella sede del Pd si regolavano i conti dopo la fine ingloriosa della giunta Betti, al Cantiere Sociale decine di bambini partecipavano al laboratorio di creta della ludoteca gli Indiani del Cantiere”. Lo scrive Alessandro Giannetti, presidente del Cantiere Sociale Versiliese.

“Crediamo che queste due istantanee rappresentino due idee diverse dell’intendere la politica. Da una parte la politica della partitocrazia che vive di litigi, ossessionata dall’avere un ruolo nell’occupare le istituzioni. Dall’altra la politica dei bisogni, che si ricollega al sociale e crea servizi e partecipazione dal basso. Proprio nella mattina di sabato insegnanti e genitori delle scuole materne avevano contestato i tagli del comune. L’impegno che il cantiere sociale mette nell’appoggiare la ludoteca Indiani del Quartiere è solo dei tanti impegni che portiamo avanti sul sociale abbandonato dalle istituzioni locali. I corsi di teatro avviati dall’If Prana, gli spettacoli di “Autunno in Cantiere” che inizieranno a novembre promossi dai Chicchi d’Uva sono solo altri esempi di una serie di attività sociali e culturali che promuoviamo nel quartiere. Un quartiere dimenticato dalle istituzioni.

“La fine della giunta Betti non ci sorprende: era annunciata da tempo. Durante la campagna elettorale, al fienile, mettemmo in guardia Betti dicendogli non usare il manuale Cencelli per assegnare gli assessorati ma di guardare alle capacità. Affermammo che la sinistra a Viareggio era meglio rappresentata dalle associazioni e dai movimenti che dai partiti bonsai come la Federazione della Sinistra. La scelta di nominare Isaliana Lazzerini assessore al sociale ci ha confermato l’incapacità di comprendere quella che era la fase difficile per la sinistra sociale e politica ma anche di non sapere ascoltare le urgenze e i bisogni della città. Isaliana Lazzerini ha fallito in tutto il suo operato non risolvendo il problema casa e limitandosi ad attaccare a testa bassa la nostra realtà composta da oltre 15 associazioni e gruppi informali che sono quotidianamente attivi sul territorio.

“Ci spiace dover dire avevamo messo in guardia. Proprio al Cantiere Sociale il 15 maggio del 2012 in un’assemblea molto partecipata con esponenti di varie realtà cittadine tra cui anche l’allora presidente della Croce Verde, l’indimenticabile Milziade Caprili, avevamo provato a lanciare un appello di unità e ricostruzione. Purtroppo i partiti della sinistra in particolar modo il Pd e la Federazione della Sinistra vissero quell’assemblea come una minaccia ai loro giochetti. Qualcuno della Federazione della Sinistra arrivò a raccontare persino la bugia che stavamo preparando una campagna elettorale per delle primarie.

“Il futuro della città deve ripartire dalla partecipazione e dal protagonismo dei viareggini. Noi continueremo a portare avanti le nostre attività sociali e culturali. Continueremo a sostenere lo sportello del lavoro, continueremo a sostenere chi fa le lotte ambientali a partire dalla difesa del lago. Continueremo a sostenere la Brigata Sociale Antisfratto che cerca di risolvere il drammatico problema abitativo in città. Saremo anche disposti, dopo il nostro congresso che si terrà a breve, ad aprire un dialogo a 360 gradi con tutte e tutti quei soggetti che hanno a cuore Viareggio e non la vogliono vedere strangolata da un debito che non è nostro. La città deve ripartire avendo la consapevolezza che non siamo all’anno zero ma che ci sono molte esperienze generose e propositive che vanno avanti da anni”.

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