VIAREGGIO. “L’ultima cosa di cui oggi Viareggio ha bisogno è un’altra campagna elettorale. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è ricominciare con le divisioni, i personalismi, le accuse, le violenze verbali. Le ideologie una contro l’altra armate, le candidature contrapposte. La città è già massacrata, spezzata, frantumata”. Lo afferma Rossella Martina, ex capogruppo consiliare di Viareggio Tornerà Bellissima.

“Ciò di cui ha bisogno Viareggio è l’esatto contrario di una campagna elettorale. Ha bisogno che si abbandonino le divisioni e ci si concentri, cittadini e forze politiche, movimenti e categorie, sulla necessaria imprescindibile alleanza di tutti – donne e uomini di buona volontà – per salvare il salvabile. Uniamoci attorno al nuovo governo prefettizio per capire cosa sarà della nostra città: ascoltiamo, osserviamo, collaboriamo lasciando da parte bandiere e simboli.

“Lasciamo che il tempo e il lavoro dei commissari leniscano le ferite più profonde, liberiamoci dalla rabbia e dal rancore, mettiamoci realmente a disposizione della città ciascuno nel proprio ruolo di cittadino.
Che cosa possono promettere oggi i partiti, i movimenti, le liste civiche? Che cosa possono promettere i singoli eventuali candidati? ‘Io farò, io garantirò, io mi occuperò, io…’: ma che cosa? Che cosa può garantire oggi un candidato sindaco?

“Il 2015 sarà un anno durissimo per Viareggio. Se andremo alle elezioni a marzo – e sottolineo ‘se’ – vorrà dire che il commissario prefettizio ha avuto solo quattro mesi e in quattro mesi non può certo avere risolto i numerosi enormi problemi di Viareggio. I tagli, le chiusure, i licenziamenti, il recupero delle somme illecitamente distribuite e di quelle evase, le ingiunzioni, i debiti immani. Tutto o quasi sarà ancora da fare, da risolvere. Senza contare che con il 2015 entrerà in vigore il decreto sull’armonizzazione dei sistemi contabili negli enti locali: una legge pensata per rendere più veritieri e controllabili i bilanci ma che creerà nei primi anni difficoltà di allineamento anche ai Comuni più ricchi, figuriamoci a quelli pieni di debiti come il nostro.

“Abbiamo insomma di fronte un anno, il 2015, che possiamo già preconizzare come horribilis per la città e per chiunque si troverà a governare. Chi può avere oggi il coraggio di sgomitare davanti agli altri gridando ‘Io io io’? Solo l’incoscienza e l’arroganza possono indurre a farlo.

“E allora dobbiamo avere il coraggio di pensare in modo inverso. Non il singolo candidato che si propone per un partito o per una lista, ma un’alleanza aperta a tutte le forze politiche, civili e della società, senza steccati, senza paletti preconcetti. Pensare a un governo di salute pubblica cittadina, a una coalizione di buone volontà, a una larga intesa di persone responsabili nel nome della collettività.

“Diamo vita a questa alleanza senza inserirla nel contesto di una devastante ulteriore campagna elettorale. Aderiamo – e invito tutti coloro che condividono a farsi avanti, pubblicamente – a questa alleanza come a un organismo di monitoraggio e di apprendimento per prepararci in modo serio e consapevole a ciò che ci attende nel futuro più o meno immediato. Non ci preoccupiamo di chi sarà il candidato sindaco ma preoccupiamoci piuttosto di avere un progetto di ‘salvezza cittadina’ unitario serio, all’altezza dell’emergenza e di ciò che necessita per risanare Viareggio e ridarle un futuro”.

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ultimo aggiornamento: 25-10-2014


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