VIAREGGIO. È  prevista alle 14 di domani pomeriggio la lettura della sentenza da parte del Presidente del Tribunale di Grasse in Francia per i responsabili della morte di Daniele Franceschi il giovane viareggino di 33 anni che è deceduto nel carcere di Grasse il 25 agosto 2010 in circostanze non del tutto chiare tutt’ora.Il pubblico ministero Parvine Derivery nel dibattimento che c’è stato il 17 e 18 settembre ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione per il medico del carcere Jean Paul Estrade, 20 mila euro di multa e l’interdizione della professione per un anno.Due anni sono stati chiesti per l’infermiera Stephanie Colonna, che non era presente in aula per motivi di salute, oltre 3mila euro di multa e l’interdizione dalla professione per due anni. Sei mesi di reclusione per l’altra infermiera del carcere di Grasse, Francoise Boselli e 3mila euro di multa, per lei non c’è stata la richiesta di interdizione dalla professione.Responsabilità civile invece per l’ospedale di Grasse. Partiranno domani mattina alla volta della cittadina francece, Cira Antignano, la madre del giovane che critica le istituzioni italiane per averla lasciata sola. “Solo il presidente della Regione Enrico Rossi mi ha inviato una lettera di solidarietà -,dice – per il resto nessuno si è fatto vivo di coloro ai quali mi ero rivolta”. La donna sarà accompagnata dai legali Aldo Lasagna e Maria Grazia Menozzi e da una delegazione dei familiari delle vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009, l’Associazione “Il Mondo che Vorrei” e “Assemblea 29 giugno”, che le sono stati sempre vicini, come in Francia il console Serena Lippi, insieme all’avvocato francesce Luc Febbraro, che ha ringraziato la Procura francese “per avere appoggiato gli sforzi per conoscere la verità e avere giustizia per questa morte misteriosa”.

 

(Visitato 27 volte, 1 visite oggi)
TAG:
carcere cira antignano daniele franceschi grasse sentenza tribunale

ultimo aggiornamento: 28-10-2014


A Viareggio arriva il secondo subcommissario, il prefetto nomina Mario Tommasino

Il giardiniere: “Curando le palme si evita di doverle tagliare”