LUCCA. È stato approvato dalla giunta provinciale il progetto definitivo per l’intervento da 370mila euro per la messa in sicurezza della Sp 10 ‘di Arni’, in località Risvolta.

“Questo intervento – spiega l’assessore provinciale Diego Santi – si è reso necessario dopo che gli eventi alluvionali dell’ottobre 2013 e le piogge che hanno fatto seguito, hanno creato numerosi dissesti, di non grande entità, ma alcuni dei quali hanno provocato l’interruzione della strada e il conseguente isolamento delle fazioni poste nelle zone a monte”.

In particolar modo, in corrispondenza del tornante in località Risvolta, il 18 gennaio scorso ha iniziato a scivolare il terreno della scarpata soprastante, destabilizzato da grosse quantità di acqua che affioravano sullo strato sub-roccioso. Questo terreno si è riversato sulla strada sottostante, di fatto interrompendo la viabilità, riaperta solo dopo alcuni giorni di lavoro.

“Da quel momento – prosegue Santi – la strada è rimasta transitabile soprattutto grazie all’accordo raggiunto con l’Associazione Industriali e il consorzio Cosmave, che ha permesso di mantenere aperta nell’immediato la strada. Con lo stesso accordo si impegnava la Provincia a intervenire entro l’anno, come sta effettivamente per avvenire. E’, però, rimasta anche la preoccupazione che nuovi quantitativi di acqua che affiorano dallo strato sub-roccioso possano nuovamente mettere in movimento masse di detriti ancora presenti sul versanti. Questa è la principale motivazione per la quale, come Provincia, abbiamo studiato un progetto di consolidamento della scarpata di monte”.

Il progetto prevede che venga consolidata la scarpata che si trova a monte, attraverso l’installazione di ‘pali di contenimento’, sopra i quali verrà costruito un muro della lunghezza di circa 30 metri, che avrà la funzione di arginare i detriti ancora presenti sul pendio e la scarpata che si trova al di sopra. La palificata sarà realizzata a mezza costa, parallelamente alla strada, mentre il muro sarà costruito in cemento armato, seguendo le geometrie della scarpata e, quindi, sarà rivestito da pietre a facciavista.
Inoltre, verrà effettuato un drenaggio con materiale sassoso, per ricostruire la scarpata e permettere, al contempo, che consentirà il ripristino del contesto ambientale e vegetativo del pendio.

Nell’opera è previsto anche il trasporto in discarica di tutto il materiale che si è accumulato a seguito del movimento franoso – circa 2mila metri cubi – che, al fine di riaprire in tempi celeri la strada, è stato stoccato temporaneamente in un piazzale comunale in località Col del Cavallo, dopo l’autorizzazione del Comune di Stazzema.

Oltre a questi interventi, proseguirà anche il monitoraggio in località Pollaccia, dove si è verificato un movimento franoso molto profondo che necessita di un approfondito studio geologico al fine di poter approntare il progetto di messa in sicurezza più efficace per la situazione che si è verificata.

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