PIETRASANTA. Nuova puntata di A Spasso con Galatea, la rubrica dedicata all’arte, alla cultura, alla storia e alle tradizioni della nostra Versilia, realizzata grazie a Stefania e Tessa del blog Galatea Versilia.

 La storia di San Martino

 L’11 novembre Pietrasanta festeggia San Martino di Tours poichè il Duomo della cittadina è a lui dedicato.

Dell’origine dell’edificio poco si sa: l’impianto medievale è nominato per la prima volta in un documento del 1266 e fino al XIV secolo è dipeso dalla Pieve di Santa Felicita di Valdicastello.

Ogni 3 febbraio Pietrasanta festeggia il patrono San Biagio, ma chi è San Martino?

Martino viveva a Amiens, faceva parte della guardia imperiale e una notte del 335 incontrò un mendicante seminudo. Per alleviare le sue sofferenze tagliò in due il mantello e ne donò una parte all’uomo.

Questo episodio cambiò totalmente la sua vita. La notte successiva infatti gli apparve in sonno Gesù coperto proprio da quella metà di stoffa e udì le seguenti parole: “Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito”. Al suo risveglio il mantello risultò integro.

Martino decise quindi di battezzarsi e a quarant’anni diventò monaco. Fu taumaturgo, fondò diversi monasteri, divenne vescovo di Tours e si impegnò nella evangelizzazione delle campagne. E’ ricordato ogni 11 novembre durante la ricorrenza dei suoi funerali.

L’episodio del mantello è molto conosciuto e fa parte dell’iconografia del Santo. L’immagine di San Martino che divide il mantello col povero potete infatti vederla all’interno del Duomo di Pietrasanta (opera di Riccardo Tommasi Ferroni), sulla facciata del Duomo di Lucca e tra gli affreschi di Giotto e di Simone Martini nella Basilica di Assisi.

 

 

 

 

 

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