La procura di Lucca apre un’indagine sulla presenza di tallio nelle acque di Pietrasanta

LUCCA. La procura di Lucca ha aperto un’inchiesta sulla presenza di tracce di un metallo velenoso, il tallio, nelle acque che escono dai rubinetti di Valdicastello, nel Comune di Pietrasanta. Al momento non ci sono né indagati né ipotesi di reato. A scoprire che dai rubinetti usciva acqua inquinata dal tallio, come ricorda l’edizione toscana de La Repubblica che dà la notizia dell’inchiesta, erano stati a inizio settembre i ricercatori dell’Università di Pisa. A determinare la contaminazione potrebbero essere infiltrazioni dalle vecchie miniere di pirite sulle Alpi Apuane o una incrostazione in vecchie tubature.

Dopo l’allarme, con un’ordinanza il Comune ha posto il divieto di bere l’acqua e usarla per cucinare. In questi giorni, il gestore dell’acquedotto, la società Gaia SpA, sta svolgendo analisi: per due giorni consecutivi – lunedì 10 e martedì 11 novembre – i risultati sono rientrati nella norma.

Se anche i dati dei prelievi di oggi, disponibili in serata o domattina, rientreranno nei limiti, il Comune chiederà all’Asl un’ulteriore verifica. Se anche con quella i dati dell’acqua risulteranno nella norma il Comune potrà revocare l’ordinanza che ne vieta l’uso.

(fonte ANSA)

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