VIAREGGIO. Confcommercio e Fipe rendono noto che prosegue il periodo di importanti novità normative per bar e ristoranti: oltre agli obblighi informativi sugli allergeni previsti dal Regolamento comunitario 1169, il 25 novembre entrerà in vigore la legge 161 che prevede disposizioni in materia di somministrazione di olio

L’articolo 18 infatti, modificando le “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli d’oliva vergini”, stabilisce nuove e specifiche prescrizioni sulla presentazione degli oli di oliva dei pubblici esercizi.

La norma era sostanzialmente già in vigore dall’anno scorso, la parte sulla corretta etichettatura risale addirittura al 2006, ma risultava poco chiara e mancante di sanzioni.

Con questo nuovo provvedimento, invece, viene confermato il sistema delle cosiddette bottigliette “anti rabbocco” per gli oli presentati ai clienti al tavolo e vengono introdotte sanzioni per chi non lo rispetta.

In sostanza, gli esercenti saranno tenuti a utilizzare, fatti salvi gli usi di cucina, contenitori monouso o bottigliette “anti rabbocco” etichettate, al fine di impedire l’alterazione del contenuto dell’olio indicato in etichetta ed esser certi della sua genuinità, pena una sanzione amministrativa che va da mille a ottomila euro.

Confcommercio e Fipe ad ogni modo, pur ravvisando la necessità che nel frattempo la nuova disciplina venga applicata senza eccezioni – inclusi pertanto circoli privati e sagre – segnalano alcune perplessità riguardo a questa normativa.

Le frodi alimentari, per impedire le quali la disposizione è stata creata, avvengono infatti soprattutto a monte della filiera dell’olio e non a valle, anzi l’esercente in tali casi può essere considerato alla stregua di un consumatore finale e può essere vittima di frode egli stesso.

In ogni caso la norma in questione provoca non poche criticità per gli operatori che si troveranno ad affrontare un tale cambiamento in un brevissimo tempo, rischiando pesanti sanzioni.

In particolare, rimangono aperte alcune importanti questioni che rendono difficile l’applicazione della nuova normativa: l’individuazione delle caratteristiche dei dispositivi anti-rabbocco, ovvero dei dispositivi di chiusura che non consentano la modifica del contenuto senza che la confezione sia aperta o alterata e che non ne permettano il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta, idonei a soddisfare quanto richiesto dalla norma e le modalità di smaltimento delle scorte di bottiglie di olio già acquistate dagli esercenti.

Al momento, infatti, non pare esistano sul mercato prodotti corrispondenti alle specifiche di legge.
Pertanto, gli uffici della Federazione si sono già attivati per richiedere i dovuti chiarimenti al Ministero delle Politiche agricole e dello Sviluppo Economico.

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ultimo aggiornamento: 22-11-2014


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