LUCCA. All’udienza del processo per la strage ferroviaria di Viareggio del 2009, oggi, ha tenuto banco l’improvviso sopralluogo effettuato ieri da magistrati e polizia scientifica alla stazione di Viareggio. In vista di nuovi possibili rilievi tecnici sono state scattate foto alla cisterna, al picchetto segnacurve e all’elemento dello scambio a zampa di lepre custoditi sotto sequestro quali corpi di reato perchè sospettati di averla squarciata.

Una procedura mal digerita dalle difese delle persone fisiche e delle societàò imputate che hanno puntato il dito contro la rottura dei sigilli senza l’ordine del tribunale e la mancanza di un contraddittorio.

Ferma la replica dei pubblici ministeri Salvatore Giannino e Giuseppe Amodeo che hanno spiegato come non ci sia stata alcuna modificazione degli oggetti sequestrati. Si tratterebbe comunque di un’anticipazione di possibili nuovi accertamenti da parte della procura di Lucca sulla cisterna dalla quale fuoriusci’ il gpl ma soprattutto sul picchetto segna curve e lo scambio a zampa di lepre che secondo le ipotesi rispettivamente di accusa e difesa potrebbero averla squarciata.
Il tribunale si è riservato ogni decisione relativa al sopralluogo di martedi’ per poi dare la parola al consulente della pubblica accusa Paolo Toni per l’ultima parte della sua deposizione, relativa alle incongruenze da lui rilevate nella perizia stilata dai consulenti del gip durante l’incidente probatorio di tre anni fa.

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29 giugno processo strage viareggio

ultimo aggiornamento: 04-12-2014


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