FIRENZE. “Ciò che serve adesso è un Accordo di programma, un patto che vincoli tutti i soggetti interessati a fare ciò che devono in tempi certi e con precise risorse economiche”.

E’ questa la soluzione scelta dal presidente della Regione, Enrico Rossi, per risolvere il problema della contaminazione da tallio nelle acque di Valdicastello e di Pietrasanta e quello della bonifica della miniera ex Edam. Si è concluso così, ieri pomeriggio, l’incontro che lui stesso aveva convocato a Firenze. Si andrà dunque in questa direzione, come spiegherà lo stesso Rossi nell’incontro che sabato pomeriggio a Pietrasanta avrà con la popolazione locale.
Il Piano con le proposte di interventi da effettuare a breve, medio e lungo termine ieri è stato finalmente consegnato nelle sue mani ed il presidente ha immediatamente dato disposizione ai suoi uffici di trasformarlo nel testo di un Accordo di programma da firmare tutti insieme, Comune, Regione, Asl, Arpat, Agenzia regionale di sanità, Cnr, Università di Pisa.
E’ questa la “road map” prevista per far fronte ad un fenomeno che si è da subito dimostrato più unico che raro e per il quale la Toscana sarà un punto di riferimento a livello mondiale, tanto che anche l’Istituto superiore di sanità ha promesso il suo interessamento e il suo appoggio.
“Sono almeno tre – ha precisato Rossi – gli aspetti da tenere nella debita considerazione: quello sanitario, che mi pare ben delineato, sia nella sorveglianza sanitaria sulla popolazione che dal punto di vista epidemiologico. C’è poi quello ambientale su cui è necessario agire per stralci e per il quale saranno necessari tempi più lunghi, visto che per intervenire con serietà ed efficacia sono necessari studi accurati. Infine c’è l’aspetto economico, rispetto al quale mentre abbiamo individuato chi metterà le risorse necessarie, resta da definire in che modo sia possibile non far ricadere sui cittadini gli investimenti necessari sulla rete idrica. Nel frattempo una richiesta di esenzione dal pagamento delle bollette per i cittadini che hanno subito interruzioni del servizio, è stata inviata all’Autorità nazionale”.
Sarà la Asl, attraverso una convenzione con il Cnr, a pagare gli screening su urine e capelli dei residenti per un importo stimato di circa 45.000 euro. Al Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Pisa andranno invece i 191.000 euro che il Comune ha ricevuto dalla Regione. Sono destinati allo studio ambientale (durerà almeno un anno) che dovrà individuare tra l’altro le portate delle acque che fuoriescono dalla miniera oltre che il loro livello di inquinamento per poi valutare se realizzare un impianto di depurazione adeguatamente dimensionato in grado di scongiurare ulteriori immissioni nelle acque superficiali e poi in mare di metalli pesanti come cadmio, arsenico e mercurio, oltre al tallio. Per questo è importante studiare sistemi di messa in sicurezza a breve termine, in attesa di poter redigere il progetto di bonifica della miniera.
“L’idea è quella – conclude il presidente Rossi – che, partendo da una solida base scientifica tutti facciano gli interventi possibili nei tempi strettamente necessari. Mi pare di poter dire che negli ultimi 15 giorni si sono fatti buoni passi avanti. E’ questo che dirò sabato pomeriggio ai cittadini, oltre a testimoniare loro la vicinanza e l’impegno della Regione”.
Nel corso dell’incontro Gaia ha chiarito di aver smaltito come rifiuti speciali le acque utilizzate per il lavaggio di tubature e cisterne, che sta proseguendo con i lavori nelle ultime tre delle cinque zone in cui ha suddiviso l’area interessata e che dei circa 70 campionamenti effettuati direttamente nelle abitazioni solo in cui caso si è andati (con circa 3 microgrammi litro di tallio) oltre la soglia tollerata. Il rappresentante dell’azienda si è detto fiducioso di poter arrivare a chiedere all’inizio del nuovo anno la revoca dell’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili. Ma per gli interventi definitivi sulla rete e per mettere Pietrasanta in grado di resistere alle richieste turistiche del periodo estivo sarà necessario un investimento di 2 milioni di euro.
Rossi ha invitato tutti i presenti, dalla Asl, all’Arpat, all’Agenzia regionale di sanità, al Cnr, all’Università di Pisa, ai comitati, a partecipare all’incontro promosso dall’Amministrazione comunale, così da spiegare direttamente agli abitanti i compiti e i programmi di ciascuno.

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ultimo aggiornamento: 04-12-2014


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