VIAREGGIO. “Ancora con la vendita della ex-caserma dei Carabinieri? Il presidente della Provincia di Lucca ci riprova. Signor Baccelli, per quale ragione pensa che questa vendita sia la migliore soluzione per la città di Viareggio?”. Lo scrive l’architetto Stefano Carlo Vecoli in una lettera.
“In tanti anni ci ha parlato di un fantomatico polo scolastico il cui costo appare un po’ nebuloso, così come ben più incerti appaiono i ricavi che dalla vendita all’asta dello stabile la Provincia stessa auspica. Questa sua nuova sollecitazione, fatta in questi giorni al commissario prefettizio, avviene proprio adesso che stanno finendo i lavori di manutenzione dell’edificio liceale – rifacimento del tetto e ritinteggiatura delle facciate – che, insieme alla ex-caserma, tanti appetiti evidentemente suscita. E i soldi spesi per la manutenzione a chi gioveranno? Domande retoriche di cui ogni viareggino conosce bene le risposte.
“Ma possibile che si voglia privare Viareggio dell’ormai unico pezzo di pregio nel cuore della città stessa, all’angolo di piazza Mazzini, per ipotizzarci ancora una volta appartamenti di lusso? Ma com’è possibile non capire che quel luogo è un baricentro per accrescere le potenzialità della Gamc e dello stesso liceo scientifico in primis? La destinazione pubblica dello stabile della ex-caserma può servire per far ripartire una rinascita della città non solo culturale, come molti e autorevoli cittadini affermano e propongono da anni, tra gli altri il senatore Giovanni Pieraccini.
“Voglio ribadire che la ex-caserma dei Carabinieri va considerata un bene comune, e non un mero affare immobiliare. Non si capisce come mai, un ente pubblico si improvvisi immobiliarista, per di più in un periodo di crisi dell’edilizia, con il fondato pericolo di aste che vanno deserte e una conseguente svendita di questo immobile, che sottolineo di nuovo: è un bene comune.
“Sono anni che a Viareggio se ne parla, e la gran parte dei cittadini ha ben chiaro il problema, la Provincia per voce del suo presidente continua nel voler fare cassa con un bene comune della città di Viareggio – prima con la giunta Lunardini, poi con la giunta Betti, adesso con il commissario prefettizio: francamente mi pare un accanimento degno di migliori e più giuste cause”.
