Riordino del demanio, la Regione Toscana chiede chiarezza e sostiene i balneari

FIRENZE. E’ passata in consiglio regionale la mozione della consigliera Marina Staccioli e del gruppo Fratelli d’Italia che impegna la Regione a schierarsi a fianco, in particolar modo, dei balneari contro la proposta di riordino del demanio, che prevede aste e canoni drasticamente aumentati.

Nel corso delle votazioni dell’ultimo consiglio regionale del 2014, con in agenda la votazione in merito a provvedimenti importanti come legge finanziaria, bilancio e documento annuale di programmazione, il Consiglio Regionale della Toscana ha votato a favore dell’ordine del giorno presentato dalla consigliera Marina Staccioli (Fratelli d’Italia) e sottoscritto dai colleghi Donzelli e Marcheschi, nel quale si impegna la Regione Toscana ad attivarsi per fare chiarezza con il Governo in merito al progetto di riordino del demanio, ma non solo, anche a schierarsi a sostegno dei balneari – ed in generale di chi lavora sul demanio – qualora fossero confermate le notizie in merito ad aste e aumenti spropositati dei canoni.

La bozza di disegno di legge sulla quale sta lavorando il Governo Renzi infatti, prevede le aste per le concessioni in essere e l’aumento spropositato dei canoni demaniali, e nonostante le rassicurazioni dei Sottosegretari delegati gli operatori verrebbero abbandonati. “Così facendo si andrebbe a distruggere quella che nei fatti è una realtà consolidata e produttiva per il territorio e per l’Italia – spiega Staccioli – e tutto questo in nome e per conto di quell’Europa che attacca tutte le eccellenze del nostro Paese a favore di multinazionali del commercio e della finanza, con un impoverimento del tessuto economico locale e non che non ci possiamo e non dobbiamo permettere”.

“Con questo atto collegato al D.A.P. si indirizza la Regione verso un ruolo chiaro e forte contro questa politica di impoverimento, e a sostegno del territorio – conclude la consigliera – e il voto di maggioranza dei colleghi del consiglio regionale, che ringrazio, dimostra che ci si sta rendendo conto dell’imminente pericolo economico e sociale”.

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