VIAREGGIO. La nona edizione del Festival di Burlamacco, curiosamente, la vince un Pierrot. Un Pierrot che ha il volto e la voce di Daniele Chicca, 25 anni, finora conosciuto nel mondo del Carnevale per le maschere isolate più che per le canzoni. Un debutto travolgente, il suo: dall’esibizione in una cattedrale della musica viareggina come il Teatro Politeama all’immediato trionfo con “Dove fiorisce la felicità”.

Come ogni edizione del Festival che si rispetti, le proposte interessanti di certo non mancavano. Ma la sua interpretazione e la poesia del testo scritto da Marco Bertuccelli e Daniele Paolinelli, l’idea che “i coriandoli accesero di notte la città di Viareggio”, il velo di maliconia hanno fatto breccia nella giuria presieduta da Adriano Barghetti. E in effetti, tra le varie canzoni dalle tonalità moderne, ha colpito la sua marcetta classica, la commistione tra il costume di Chicca e le immagini dell’immortale Pierrot del carro di Sergio Baroni del 1967.

Dopo la proclamazione della sua vittoria sono saliti sul palco a congratularsi con lui altri giovani artisti che, da domenica, si sfideranno nel concorso delle maschere isolate del Carnevale di Viareggio. Avversari sui viali a mare, ma amici in tutti gli altri contesti. Parafrasando il tormentone di un vecchio presidente della Fondazione Carnevale: è la magia del Festival di Burlamacco.

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ultimo aggiornamento: 30-01-2015


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