L’eiaculazione femminile. Oggi affronteremo un tema assai particolare, di cui ogni tanto si sente parlare (o meglio sussurrare) tra mille sorrisini più o meno scettici.

Tutti, ma proprio tutti, conoscono l’eiaculazione maschile. Nella nostra rubrica abbiamo avuto più occasione per parlarne, sia in merito alla sua fisiologia – meccanismo, sia in merito alle sue problematiche (ad esempio in merito alla eiaculazione precoce, vera “bestia nera” per tanti maschietti). Ma non tutti sanno che esiste anche una eiaculazione femminile. O se lo sanno, lo hanno appreso in modo incompleto e approssimativo.

L’ORGASMO (e di questo argomento, importantissimo, torneremo in altre, prossime, puntate) è in alcune donne accompagnato dal RILASCIO DI LIQUIDO DAI GENITALI ESTERNI. In alcuni casi si può parlare di squirting mentre in altri di eiaculazione femminile vera e propria. FENOMENI CONTROVERSI TANTO CHE LA STESSA COMUNITÀ MEDICA E SCIENTIFICA NON HA ANCORA RAGGIUNTO, SU DI ESSI, UN GIUDIZIO UNANIME. In studi abbastanza recenti, del 2013, Autori come Pastor Z. hanno potuto dimostrare come l’eiaculazione femminile propriamente detta vada distinta dal fenomeno dello Squirting, trattandosi di due differenti tipi di eiaculato.

Le ghiandole di Skene o cosidetta prostata femminile

L’eiaculazione femminile propriamente detta può manifestarsi con l’emissione di una piccola quantità di secrezione biancastra secrete dalla presunta PROSTATA FEMMINILE.
È, in effetti, noto come alcune donne abbiano mantenuto un residuo prostatico, le GHIANDOLE DI SKENE (la cosiddetta PROSTATA FEMMINILE), che al pari della prostata maschile, rilascia del fluido durante l’orgasmo che una volta accumulatosi viene, attraverso le contrazioni ritmiche dei muscoli pelvici, espulso dall’uretra.

È un fluido di consistenza lattiginosa, di colore biancastro è emesso in scarsa quantità e rilevabile facilmente dato che si deposita in corrispondenza dell’imboccatura della vagina. Biochimicamente è simile, per alcuni componenti, al seme maschile, contenendo addirittura piccole quantità di antigene prostatico specifico (il “famoso” PSA).

Eiaculazione femminile esplosiva: Lo Squirting

Lo Squirting consiste in un liquido trasparente emesso in quantità più o meno considerevoli con manifestazioni di carattere eiaculatorio più evidente ed esplosivo.
Il piacere che deriva dallo squirting sembrerebbe molto più forte e la quantità di liquido rilasciato considerevole.
Biochimicamente pur contenendo anch’esso antigene prostatico specifico (PSA) rassomiglia maggiormente all’urina diluita contenendo sostanze tipiche della urina stessa come urea, creatinina, acido urico. Non caso all’espulsione del fluido diluito contribuisce fortemente anche la muscolatura della vescica. Nel fenomeno dello squirting avrebbe comunque una rilevanza particolare l’intensa stimolazione del cosiddetto PUNTO G. Questa area (sulla cui effettiva esistenza la comunità scientifica si divide), sarebbe sita nella parete anteriore della vagina, e sarebbe formata da diversi tipi di tessuti: la radice del clitoride, i corpi cavernosi (come quelli del pene), le già ricordate ghiandole di Skene ed i nervi locali che (guarda caso!) utilizzerebbero gli stessi fattori biochimici dell’eiaculazione maschile.

Il fenomeno dello squirting è presente in una piccola percentuale di donne

È proprio l’intensa stimolazione di questo punto nevralgico dell’eros femminile e precisamente delle ghiandole di Skene che favorirebbe, solo in una piccola percentuale di donne (Alcuni autori ritengono che solo il 10% possa ottenere l’eiaculazione a causa della variabilità anatomica femminile), lo squirting. Nonostante ciò il tam tam di internet alimenta a fronte di tutta una serie di informazioni su “cosa sia” e istruzioni d’uso su “come provocare lo squirting” i miti e le speculazioni intorno al fenomeno creando la domanda e la patologia stessa, rimpinzando il “mercato dell’orgasmo”.

A fronte di ciò l’eiaculazione femminile è fenomeno raro, che merita attenzione scientificamente corretta. La divulgazione non scientifica della sessualità femminile e la cattiva informazione unita a false aspettative e convinzioni finiscono per condizionare negativamente la stessa risposta sessuale della donna.

In alcune donne l’eiaculazione o la sua assenza causa sentimenti di vergogna, si sentono anormali e vivono la sessualità inibite e insicure. Questo vale sia per chi riesce ad eiaculare e scambia il liquido per urina e teme trattarsi di incontinenza e quindi non percepisce l’eiaculazione come un arricchimento della propria vita sessuale, sia per chi non ci riesce e lo sente come un handicap.
Visto che tramite internet sul fenomeno circolano notizie e svariate leggende, molti uomini insistono per provocare uno squirting alla propria donna che non raggiungendo l’eiaculazione si sentono meno adatte delle altre.

A costoro (uomini e donne) è indispensabile è bene ricordare che un orgasmo intenso e duraturo può prescindere dal fatto che nella donna si verifichi o meno l’emissione genitale.

L’orgasmo femminile richiede che la donna sia a tal puonto coinvolta emotivamente e fisicamente da lasciarsi andare al piacere e al leggero obnubilamento della coscienza che esso comporta.
Altro che liquido emesso!

LA FRASE (poetica) DEL GIORNO:

“Frecce elettriche… attraversano il corpo.
Un arcobaleno di colori colpisce le palpebre.
Una schiuma di musica cade sopra le orecchie.
È il gong dell’orgasmo.”

Anaïs Nin, all’anagrafe Angela Anaïs Juana Antolina Rosa Edelmira Nin y Culmell, scrittice, (1903, Neuilly sur Seine – 1977 Los Angeles)

(Visitato 3.035 volte, 1 visite oggi)

Malore dopo l’allenamento in palestra. Muore poliziotto

Come ottenere prestazioni di successo: 2° parte. Felicemente