VIAREGGIO  Stamani i due diciassettenni arrestati per l’omicidio di Manuele Iacconi, il trentaquattrenne di Piano di Mommio pestato a sangue nella notte di Halloween, sono stati  interrogati a Firenze dal pm del tribunale dei minori Benedetta Parducci.

L’interrogatorio è stato eseguito negli uffici della Procura dei minori: i due ragazzi sono arrivati dalle carceri dove sono attualmente reclusi (uno a Roma e uno a Torino). La posizione più grave, con l’accusa di omicidio, è quella del ragazzo che avrebbe massacrato a colpi di casco Iacconi.a. Il giovane è difeso dagli avvocati Giacomo Ciardelli e Valentina Tognocchi ed ha ribadito quello detto al Commissariato di polizia di Viareggio dove si era presentato autoaccusandosi. I legali hanno chiesto l’inserimento nella comunità Exodus nelle Marche.  L’ altro ragazzo che avrebbe colpito con un casco Matteo  Lasurdi, l’amico di Iacconi, che se l’è cavata, anche se dopo un lungo percorso in ospedale, e per questo deve rispondere di tentato omicidio ed ha parlato per la prima volta oggi, dopo che si era avvalso della facoltà di non rispondere quando era stato convocato in Commissariato. A tutelarlo sono gli avvocati Giorgio Nicoletti e Paola Memmola. Non si sono ancora pronunciati i giudici del Tribunale del riesame dopo che il pm della Procura di Lucca, Sara Polino ha chiesto l’arresto per gli altri due maggiorenni coinvolti nell’omicidio di Iacconi.

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