(foto Marco Pomella)

Frasi minacciose sui muri di casa, arrestato pericoloso stalker a Viareggio

VIAREGGIO. Notte movimentata per gli uomini di due volanti del Commissariato di P.S. di Viareggio che hanno identificato e denunciato per il reato di Atti Persecutori (Stalking), danneggiamento aggravato, minaccia aggravata, ingiuria e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, un uomo, pistoiese, di 46 anni.

Da tempo ormai la ex fidanzata ed i suoi vicini subivano le angherie dell’uomo il quale, non facendosi mai scorgere, aveva più volte danneggiato le loro auto ed imbrattato le mura delle loro abitazioni con frasi ingiuriose e minacciose. Sono state installate allora delle telecamere di sorveglianza che più volte hanno filmato sempre la stessa figura umana la quale, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, ha una volta gettato dell’acido corrosivo sulla carrozzeria di due auto di proprietà delle vittime e poi vergato le mura dello stabile ove vivevano con frasi disdicevoli.  La scorsa notte le immagini stavano per raccontare l’ennesimo atto di questa triste storia.

Alle ore 00.45 un auto station wagon di colore scuro faceva dapprima due giri di sopralluogo lungo la strada dell’abitazione delle vittime poi, dopo qualche minuto, la solita figura maschile si avvicinava al muro più volte preso di mira.  Ecco che dalle tasche esce una bomboletta di vernice spray con la quale comincia a scrivere una nuova ingiuria, una nuova minaccia a caratteri cubitali.  Questa volta però intervengono prontamente le volanti degli agenti del Commissariato che intimano all’uomo di fermarsi e consegnarsi.

L’uomo ha dapprima tentato di nascondersi tra le auto sperando di non essere visto poi, vistosi scoperto, ha messo in atto la fuga terminata dopo pochi metri quando è stato subito acciuffato dagli agenti che intanto avevano circondato la zona.
Sorpreso con la bomboletta spray ancora nelle sue mani non gli è restato altro da fare che ammettere le proprie responsabilità.
Raggiunta la sua auto gli agenti hanno potuto constatare la presenza di una donna, risultata estranea agli eventi, alla quale aveva chiesto di aspettare un attimo mentre doveva sbrigare una “faccenda” di cinque minuti.

Effettuata la perquisizione del veicolo, ben nascoste, gli agenti rinvenivano una mazza di legno, una tanica contenente acido solforico, guanti speciali, fotografie e lettere minacciose già pronte per essere recapitate alle vittime.
La condotta dell’uomo è ritenuta altamente pericolosa dalle vittime le quali da tempo vivono uno stato di ansia ed angoscia dovuto alle ripetute minacce e azioni di terrore messe in piedi dal persecutore.
Azioni che se non avessero trovato il loro epilogo la scorsa notte avrebbero sicuramente portato a conseguenze peggiori.

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