STAZZEMA. “Mentre si rincorrono le notizie sul debito di 180.000 euro che il comune di Stazzema ha nei confronti del comune di Massarosa, gli strani spostamenti del segretario che improvvisamente ed inspiegabilmente si sposta a Pescaglia per poi ritornare al suo posto. Mentre si scopre che l’UNCEM Toscana, presieduto da Oreste Giurlani che è stato anche assessore a Stazzema per qualche mese, non ha pagato per lunghi periodi i contributi ai dipendenti, qualcuno deve pur cercare di far emergere il sommerso della politica locale. Dopo aver tentato per anni di scoprire cosa sta sotto gli accordi fra Giurlani e Verona, ho depositato una interrogazione diretta a  scoprire quanto guadagnano i politici che guidano minuscoli comuni e quali competenze hanno per riuscire a farsi affidare incarichi misteriosi”.

Pubblichiamo l’interrogazione inviata al sindaco, Maurizio Verona dal consigliere comunale Baldino Stagi.

“Ormai da due anni vado cercando di capire quali siano le motivazioni per le quali il dott. Maurizio Verona riceve incarichi dall’UNCEM Toscana senza addivenire ad alcun risultato. Oggi che Verona guida l’amministrazione di questo comune, ritengo indispensabile far luce su ogni aspetto della questione al fine di rassicurare i cittadini che tutto si stia svolgendo nella massima correttezza. Fra l’altro negli ultimi tempi sono emersi, a carico dell’UNCEM, aspetti preoccupanti a riguardo di mancato pagamento dei contributi di alcuni dipendenti.

Credo sia anche interesse del sindaco e dei suoi collaboratori procedere sul percorso amministrativo intrapreso senza doversi preoccupare di eventuali ombre che potrebbero offuscarne l’operato.

Nei primi mesi del 2013 fui ricevuto nell’ufficio del dott. Maurizio Verona, allora presidente dell’unione dei comuni della Versilia, e fu lui stesso a consegnarmi una copia del contratto in essere in quel momento con l’UNCEM, contratto controfirmato dal dott. Verona e dal sig. Oreste Giurlani. Passati alcuni mesi ritenni dover chiedere maggiori dettagli in quanto poco e niente si ricava da quel contratto, che aveva una durata di soli tre mesi, e le spiegazioni ricevute erano state piuttosto fumose.  A rigor di logica, nel frattempo, ne dovevano essere seguiti altri dei quali non si è mai saputo niente.

Il giorno 11 luglio del 2013 inviai una lettera al sig. Verona per chiedere maggiori lumi, azione che ritenni più che legittima in quanto il soggetto in questione percepisce denaro pubblico e pertanto ne deve rendere conto puntualmente.

A quella lettera seguirono invece delle minacce di querela nel caso avessi continuato nelle mie richieste. Interessante far notare che le intimidazioni mi pervennero per interposta persona, segno di una evidente debolezza e di un malcelato timore ad affrontare direttamente la questione guardando in faccia l’interlocutore.

Un simile atteggiamento può indurre soltanto sospetto, non certo timore, infatti le mie richieste continuarono, nella certezza che nessuna querela sarebbe giunta, e così è stato fino ad oggi: qualcosa vorrà pur dire. Ricevetti invece una risposta dal sig. Verona che rivela tutta la sua malafede, si legge infatti sul messaggio: “non so di cosa parli”.

La correlazione fra UNCEM, e quindi Giurlani e Verona continua nel mistero, non si riesce ad avere uno straccio di notizia. Anche scrivendo e telefonando alla sede fiorentina dell’ente si trova uno schermo impenetrabile. Anche azioni intraprese da consiglieri regionali, al fine di ottenere informazioni direttamente all’UNCEM, sono finite in un nulla di fatto. Sia il Giurlani che il Verona pretenderebbero di chiudere la vicenda rimandando i cittadini alla consultazione della dichiarazione dei redditi e al bilancio dell’ente dal quale non si ricava nessun particolare utile sull’argomento in discussione.

In più di una occasione il dott. Verona ha dichiarato di fornire all’UNCEM prestazioni professionali sulla scorta delle proprie capacità e competenze senza mai voler spiegare nel dettaglio quali siano queste competenze né quali vantaggi apportino alla comunità, né quali reali risultati ne derivino.

CONCLUSIONI

Richiameremo brevemente anche la vergognosa nomina ad assessore che il sindaco Silicani assegnò al Giurlani al solo scopo di preservarne la carica di presidente dell’UNCEM. Nonostante la legge sulla parità di genere vietasse quella esecrabile scelta, il dot. Silicani non si fece scrupolo di dichiarare il falso sull’atto di nomina, azione per la quale dovrà, ovviamente, rispondere preso le sedi preposte. Il fatto è comunque significativo e rende bene l’idea di come venga interpretata la missione assegnata agli amministratori fra le mura di questo comune. Le notizie che giungono ultimamente a carico dell’UNCEM delineano ulteriormente lo spessore e l’affidabilità dei personaggi di cui andiamo trattando e che hanno prestato (o dovrebbero averlo fatto) il loro servizio anche in questo comune.

Consapevoli di questo deplorevole andamento, i componenti del gruppo consiliare Luce a Stazzema si fecero carico, poco tempo dopo le elezioni, di proporre una riduzione dei compensi degli amministratori. Incomprensibilmente fummo accusati di voler strumentalizzare l’argomento ma si trattò solo di un misero tentativo di deviare l’attenzione dei colleghi consiglieri. Accadde così che l’esperienza dei veterani trasse in inganno i novelli tanto che la nostra proposta venne respinta.

Detto ciò, ritengo sia ormai indispensabile chiarire una serie di punti che non possono e non devono rimanere inevasi. Chiedo quindi al sig. Sindaco, dott. Maurizio Verona, di rispondere alle seguenti

RICHIESTE

1)            Quali incarichi ha ricevuto durante l’anno 2013 e 2014 dall’UNCEM

2)            Quale durata hanno avuto tali incarichi.

3)            Quali compensi ha ricevuto per l’espletamento di detti incarichi.

4)            Quanti e quali incarichi sono stati portati a termine e con quali risultati.

5)            Quale vantaggio concreto portano alla cittadinanza i progetti che lei ha portato a termine.

6)            Dove e come è possibile verificare l’impatto e le ripercussioni sociali ed economiche che la definizione o il completamento di tali incarichi garantiscono

7)            Quali incarichi conta di ottenere durante l’anno 2015 e quale utilità ritiene debbano avere.

8)            Visto il respingimento della richiesta di diminuzione dei compensi da sindaco che percepisce presso il comune di Stazzema, intende comunque continuare la sua collaborazione con l’UNCEM Toscana e quindi percepire compensi sia dall’UNCEM che dal comune di Stazzema?

9)            In pratica lei vive di politica da anni, ritiene moralmente giusto che un semplice sindaco di un comune di 3.000 abitanti possa percepire denaro pubblico da ben due enti e che si rifiuti di renderne conto ai cittadini?

10)         Alla luce di quanto sopra, ritiene moralmente giusto aver respinto la richiesta di riduzione dei compensi da sindaco proposta dal gruppo Luce a Stazzema?

11)         Ritiene moralmente giusto aver minacciato il consigliere Stagi di querela per aver cercato di far chiarezza sulla quantità di denaro pubblico che lei percepisce e sulla utilità e legittimità degli incarichi che le vengono affidati?

12)         Ritiene sia opportuno e moralmente giusto rinunciare agli incarichi dell’UNCEM ora che percepisce il compenso di sindaco?

13)         Le chiedo, dott. Verona, di chiarire, una volta per tutte, di quali competenze dispone e in quale modo le mette a disposizione dell’UNCEM.

14)         Sembrerebbe che l’UNCEM non versi regolarmente i contributi ai dipendenti, atto di inaudita gravità. Alla luce di questi fatti chiedo se lei ha invece riscosso regolarmente le parcelle ed i compensi relativi agli incarichi ottenuti negli ultimi quattro anni e che sicuramente saranno stati fatturati”.

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