VIAREGGIO. “E’ vero, la giunta Betti aveva già lavorato con il suo funzionario di allora, e il suo assessore all’istruzione Glauco Dal Pino ad un progetto di revisione delle tariffe dei servizi a domanda individuale – ricordiamo che per legge il Comune deve avere il 36% della spesa coperto dalla tariffa del servizio -, ma la delibera pronta non fu approvata in tempo, anche per un ritardo nella revisione della stessa da parte dell’allora ragioniere capo”. Lo scrivono in una nota l’ex assessore al sociale Isaliana Lazzerini (PdCI), l’ex consigliera comunale Elena Tozzi (Pd) e Chiara Sacchetti del direttivo della lista civica Viva Viareggio Viva.

“Ci sono almeno due motivi a ‘discolpa’: a norma di legge non si possono alzare le tariffe di un servizio scolastico nel corso dell’anno scolastico, che va appunto da settembre a giugno dell’anno successivo, perché significherebbe inficiare la scelta del genitore, le modifiche semmai vanno fatte per l’anno successivo. E poi si attendeva la pronuncia del Consiglio di Stato per un caso simile del Comune di Roma che aveva tentato di modificare le tariffe in corso d’opera.

“Non vogliamo però ritornare a giustificare il passato: prendiamo in considerazione ciò che è possibile fare per il futuro”.

Bimbi a mensaMense scolastiche. “Intanto noi riteniamo che la mensa scolastica proposta da Asp sia eccellente per qualità, visto l’utilizzo di molti prodotti biologici, a chilometri zero, il controllo costante e soprattutto la possibilità di scegliere diete altamente specializzate e individualizzate. Ricordiamo anche che nel prezzo della mensa è compresa la colazione a metà mattinata – pane e olio, pane e miele, frutta – e la merenda prima dell’uscita.

“Con tutto ciò, riteniamo che la delibera che è stata impugnata dai genitori sia stata impropria, ma che si possa comunque agire nel settore tariffe in varie direzioni come modulare le tariffe sul reddito Isee con maggiore attenzione alle fasce veramente deboli, esigere in qualunque modo possibile il pagamento dei credito nei confronti di Asp con vere e proprie ingiunzioni di pagamento e snellire il più possibile le procedure di pagamento trovando formule che non solo facilitino l’utenza ma che tengano anche conto dei costi del servizio: non si può pagare 5 euro al mese di mensa e 2 di bonifico o 1.50 di bollettino postale.

Pulmini. “Il servizio scuolabus va completamente riorganizzato e la giunta precedente stava lavorando ad un miglior utilizzo sia del personale che dei mezzi, attraverso riunioni con il personale coinvolto e i sindacati.

“Non si possono però alzare le tariffe in maniera indiscriminata, portando i costi del servizio talmente in alto da scoraggiare l’uso: meno bambini useranno il pulmino, maggiore sarà il costo per ognuno che viene trasportato, è ovvio. E non solo, si è già verificato, con l’esagerato aumento del costo del servizio, una rinuncia massiccia da parte dell’utenza, questo farà sì che il servizio, alla fine di giugno, probabilmente sarà totalmente cancellato, con grave disagio per chi ancora si avvale del servizio, soprattutto per chi è in grave disagio socio-economico, senza parlare poi dei lavoratori coinvolti.

“Sarebbe utile modulare le tariffe sul reddito Isee tenendo conto delle fasce deboli ma non andando oltre comunque i 40 euro mensili neppure per le fasce più elevate, rivedere tutte le zone di transito dei pullmini e le zone di raccolta razionalizzando il più possibile il servizio e riorganizzare orari e personale e pensare anche all’acquisto, anche attraverso progetti regionali, europei e fondazioni bancarie, di mezzi piccoli ed economici e compatibili con l’ambiente – vedi mezzi elettrici -, che potranno essere utilizzati anche per uscite didattiche, visite guidate, brevi gite, pagando il servizio accessorio in maniera equa.

“È vero che c’è il dissesto, ma anche questo può essere governato in maniera equanime, a questo serve la politica, a mediare, a cercare la soluzione per incidere il meno possibile sulla propria comunità”.

TABELLE REFEZIONE SCOLASTICA

FASCIA ISEE  RETTA PASTO

 Vecchia tariffa  €

 

RETTA PASTO

Tariffa commissario €

FASCIA ISEE

Nostra proposta

RETTA PASTO

Nostra proposta €

Da 0 a 4.732,24 0, 00 0,50 Fino a 5.000 € 0,00
Da 4.732,25 a 5.783,84 0,36 0,90 Da 5.000,01 a 6.000 0,50
Da 5.783,85 a 6.835,45 0,72 1,30 Da 6.000,01 a 7.000 1,00
Da 6.835,46 a 7.887,06 1,31 1,90 Da 7.000,01 a 8.000  1,50
Da 7.887,07 a 8.938,67 1,90 2,60 Da 8.000,01 a 9.000 2,20
Da 8.938,68 a 9.990,28 2,54 3,30 Da 9.000,01 a 10.000 2,90
Da 9.990,29 a 11.041,88 3,00 4,10 Da 10.000,01 a 11.000 3,30
Da 11.041,89 a 12.619,30 3,46 4,80 Da 11.000,01 a 12.500 3,80
Maggiore di 12.619,31 4,26 5,67 Da 12.500,01 a 13.500 4,30
      Da 13.500,01 a 15.000 4,90
      Maggiore di 15.000,01 5,67

 

 

TABELLE TRASPORTO SCOLASTICO

FASCIA ISEE  RETTA TRASPORTO

 Vecchia tariffa  €

 

RETTA TRASPORTO

Tariffa commissario €

FASCIA ISEE

Nostra proposta

RETTA TRASPORTO

Nostra proposta € *

Da 0 a  4.732,24 0,00 8,00 Da 0 a 5.000 0,00 0,00
Da 4.732,25 a 6.623,50 4,15 12,50 Da 5.000,01 a 6.000 6,00 5,50
Da 6.623,51 a 8661,50 10,00 30,00 Da 6.000,01 a 9.000 13,00 12,00
Da 8661,51 a 10.699,50 15,00 45,00 Da 9.000,01 a 11.000 20,00 19,00
Da 10.699,51 a 12.228,00 20,00 60,00 Da 11.000,01 a 13.000 27,00 25,50
Oltre 12.228,01 25,00 75,00 Da 13.000,01 a 15.000 34,50 32,50
  • tabelle differenziate tra scuola dell’infanzia (1°tabella) e scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado (2° tabella)

 

 

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