VERSILIA. La Polizia di Stato ha concluso una indagine relativa a molestie telefoniche nei confronti di una donna lucchese 38enne, che in Versilia gestisce una attività commerciale. La donna qualche settimana fa aveva sporto denuncia in questura, sostenendo di essere molestata da un anonimo che, oltre a farle dichiarazioni amorose di ogni tipo al telefono, la chiamava anche a notte inoltrata mettendola in ansia. La donna a specifica richiesta delle poliziotte della Squadra Mobile, specializzate nel contrasto ai reati contro la persona, non aveva saputo fornire elementi utili per le indagini, sostenendo di non aver sospetti ma comunque di conoscere moltissime persone con cui viene in contatto giornalmente, in conseguenza della sua attività. Attraverso analisi di tipo tecnico gli investigatori sono comunque arrivati ad identificare il molestatore, un viareggino 30enne che, convocato negli uffici della Squadra Mobile, ha sì confermato di essere l’ utilizzatore del telefono dal quale, in modalità anonima, provenivano le telefonate moleste; ma ha negato di conoscere la donna. I poliziotti, per niente convinti di questa versione, gli hanno allora chiesto di mostrare loro il telefono; è stato semplice scorrere la rubrica all’ interno della quale era memorizzato il cellulare della donna molestata, salvato peraltro significativamente con il nome di battesimo di lei. Il 30enne è stato congedato, non prima di essere denunciato per il reato di molestie.

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