FORTE DEI MARMI. Un aperto consenso della platea ha accolto l’intervento del sindaco Umberto Buratti durante il convegno  “Legalità e sviluppo sostenibile delle imprese turistiche e ricettive”, tenutosi  lunedì scorso a Carrara Fiere all’interno di Balnearia.  “E’ ormai chiaro a tutti – ha dichiarato  il sindaco – come  l’asta pubblica sia impraticabile a causa della poca chiarezza delle normative che la regolano. Questo perché – ha proseguito – in caso di gara, dato che il canone non potrà essere una discriminante, in quanto fissato per legge, la scelta dovrà necessariamente basarsi su altri criteri che, per definizione, devono essere certi e che, tuttavia,  ancora oggi non sono assolutamente  individuabili. Infatti – ha spiegato Buratti – non è un criterio un progetto che contempli nuove strutture, dovendo quest’ultimo attenersi ai Piani urbanistici comunali, (nello specifico di Forte dei Marmi con lo schema tipo di casa di guardianaggio e cabine) e  non lo è neppure l’attività, perché i regolamenti prevedono balneazione e ristorazione. L’assenza di questi criteri certi, di conseguenza, determinerà l’avvio di un contenzioso da parte di tutti partecipanti che, sulla base di circa quattrocento attività dislocate su tutta la costa, potrebbe portare ad una cifra a tre zeri il numero delle pratiche presso i tribunali di competenza, creando un potenziale caos negli uffici, ma soprattutto situazioni equivoche e poco trasparenti, proprio a causa dell’incertezza delle norme .  Pertanto – ha proseguito ancora il sindaco – è indispensabile  definire dei criteri applicabili dagli uffici preposti. Qui non si tratta di assegnare spiaggia libera, ma tratti di demanio sui quali insistono aziende create da terzi. Da qui – ha concluso Buratti- la necessità di muoverci in un quadro normativo chiaro e preciso in ogni singolo dettaglio”.

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