STAZZEMA. Si è conclusa oggi attorno alle 17 la due giorni delle Pubbliche Assistenze Toscane a Sant’Anna di Stazzema per ripulire il Parco Nazionale della pace dopo gli eventi calamitosi del 5 marzo 2015 quando il vento aveva quasi messo in ginocchio il paese sede del Parco Nazionale della pace per il suo sacrificio del 12 agosto 1944 quando i nazifascisti uccisero 560 tra donne, vecchie e bambini, ben 165 quelli sotto i 16 anni. La furia del vento aveva danneggiato la cappella appena restaurata sita all’ingresso del paese, il museo, il nuovo Centro di Accoglienza, la via Crucis che dalla piazza della Chiesa porta sino all’Ossario dove riposano le vittime delle strage , resa impraticabile da decine e decine di alberi che avevano intralciato il percorso. Nei giorni scorsi erano già giunti a Sant’Anna di Stazzema le squadre dell’Unione dei Comuni della Versilia e quelle dei vigili dei fuoco che si erano già impegnate per ripristinare i luoghi. Ieri ed oggi circa 50 volontari con le loro tute arancioni, un camion, piccole ruspe e armati di motosega provenienti da tutta la Toscana su iniziativa di Anpas Regionale hanno invaso Sant’Anna di Stazzema per ricostruire un luogo comune della memoria non solo della nostra Regione, ma dell’intero paese. In questi due giorni è stato messo in sicurezza l’accesso al Museo Storico della Resistenza, è stata ripulita la via Crucis su cui avevano già operato gli operai dell’Unione dei Comuni, ripulito l’accesso alla Piazza della Chiesa, messo in sicurezza gli alberi ancora in bilico. Tutti gli alberi tagliati sono stati raccolti nel grande piazzale del parcheggio e si provvederà al loro smaltimento nei prossimi giorni.

pubblica assistenza pubblica assistenza verona‘L’impegno di questi ragazzi’, commentano il Sindaco Maurizio Verona e il ViceSindaco Egidio Pelagatti, consigliere nazionale Anpas per la Protezione Civile, ‘ci ha riempito di speranza. Vedere dei giovani ed anche meno giovani che vogliono dedicare il loro tempo libero ad un luogo così importante dove ogni giorno si lavora per il futuro e per la pace, facendo conoscere la storia di questo luogo dove si può dire siano nate la nostra Costituzione, ma anche l’Europa, ci fa credere che si può sperare in un futuro senza guerre. Si è fatto molto in questa due giorni e tanto resta ancora da fare: nei prossimi giorni saremo in grado di ripartire a pieno con le attività del Museo Storico della Resistenza dove ancora abbiamo problemi a far giungere la corrente elettrica. Ringraziamo Anpas Toscana per questo impegno e per questo gesto di vicinanza in nome della memoria. I ragazzi, i giovani che si impegnano per gli altri sono il futuro che ci piace. Il prossimo 25 aprile contiamo di essere quasi ad un livello di normalità e un grazie deve andare a chi ha speso il suo tempo lavorativo e il suo impegno di volontario in un luogo così fortemente evocativo’.

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